“Oratorio come casa, chiesa, cortile e scuola" è il tema della formazione degli animatori orionini zona sud svoltasi il 18/19 gennaio 2020 ad Alì (Messina) presso la struttura “Stella Maris”.
“Oratorio come casa, chiesa, cortile e scuola" è il tema della formazione degli animatori orionini zona sud svoltasi il 18/19 gennaio 2020 ad Alì (Messina) presso la struttura “Stella Maris”.
La Comunità delle PSMC di Anzio ha accolto, dal 20 al 21 settembre, con grande affetto le consorelle Juniores della Provincia “Mater Dei” (Italia) e della Comunità malgascia del Piccolo Cottolengo di Milano, accompagnate dalla Superiora provinciale Sr. M. Vilma Rojas e dalla Vicaria Sr. M. Catherine Vose. Insieme a Sr. M. Iwona, si sono ritrovate per l’incontro di formazione carismatica guidato dalla Consigliera generale Sr. M. Alicja Kedziora, sul tema “Don Orione, una vita di fede”.
E’ stato lo stesso Don Orione, attraverso scritti anche poco conosciuti, che ha “raccontato” di come la sua fede, ricevuta in dono con il battesimo e cresciuta in seno alla propria famiglia, abbia guidato ed illuminato tutta la sua vita: dal discernimento vocazionale alle dolorose prove affrontate sin dalla nascita della sua Congregazione, che egli metteva nelle mani della Madonna, certo di ottenere forza e speranza attraverso il Suo materno aiuto.
Una fede viva e feconda, non solo rivolta a Dio, ma riversata su tutte le anime del mondo: questo è il segreto delle stupefacenti grandi opere di carità, in Italia, in Europa e al di là dell’Oceano, che testimoniano concretamente la Provvidenza di Dio Padre ed il Suo Amore per l’uomo.
Don Orione ha svelato alle Sue figlie nel Signore anche un lato forse poco conosciuto di sé, quello del suo grande misticismo, tradotto nella vita in un profondissimo, ed insieme delicato, affetto non solo per i più bisognosi e i più miseri, ma anche per ogni membro della sua famiglia religiosa e per i laici che intrecciavano con lui sinceri legami fraterni; un affetto sublimato dall’amore di quel Padre Provvidente, a cui Don Orione riusciva, e riesce ancora oggi, a ricondurre, attraverso gesti e parole che sgorgavano dal suo vivere in Dio.
La contestualizzazione degli scritti nella propria epoca storica e congregazionale, insieme ad una “conoscenza” virtuale delle persone a cui Don Orione si rivolgeva, è stata la nuova luce che ha permesso di comprendere con più consapevolezza ciò che le sole parole scritte non sono in grado di comunicare.
Confrontarsi con la fede grande di Don Orione e condividere le proprie esperienze di vita sono stati momenti altrettanto forti e poi, al termine degli incontri… una sorpresa!
Quasi un segno di vicinanza e di incoraggiamento del Signore: la veglia di preghiera per l’inizio della visita pastorale nel Vicariato di Anzio, a cui tutto il gruppo ha partecipato, rinnovando le promesse battesimali e facendo memoria del sacramento della Confermazione, con l’unzione del volto con olio profumato “affinché risplenda della bellezza di Cristo Signore”.
Condividiamo quindi l’augurio che Don Orione aiuti ognuna a “profumare” la quotidianità di tutti i Suoi figli, soprattutto di chi è più povero di Dio, con il Suo Amore ed una orionina testimonianza di fede… di “fede vivissima!”
12 luglio
Le Piccole Suore Missionarie della Carità, si sono riunite nella Sede della Provincia "N. S. Aparecida" a Cotia/SP dal 2 al 6 luglio, per un Incontro di formazione, studio e approfondimento di temi pertinenti alla vita, all’Istituto e alla loro missione nella Chiesa e nel mondo. Nei primi due giorni hanno riflettuto a partire dalla lettera della Superiora Generale sulle tre sfide del momento: gioventù, formazione e animazione della Vita Religiosa orionina femminile; il terzo giorno è stato dedicato all’analisi della realtà Apostolica Istituzionale, a partire dai dati statistici della Provincia e il quarto giorno alla realtà giuridica e burocratica, includendo le leggi lavorative. L’ultimo giorno dell’incontro, l’illuminazione è stata guidata da P. Ronaldo che ha parlato delle ombre e luci della Vita Religiosa oggi in Brasile. Le attività di questi cinque giorni carichi di studi e riflessioni, si sono concluse con la tradizionale e bella Festa Junina.