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Martedì, 14 Maggio 2013 12:03

Centenario di Suor M. Benedetta Frey

14 maggio 

 

 

anteprima_1405013Sr. Maria Benedetta Frey, monaca cistercense, morta in concetto di santità il 10 maggio 1913 a Viterbo, per ben 52 anni soffrì in unione con Cristo, offrendo tutto con amore per il Papa e la Chiesa. Don Orione ebbe l’opportunità di visitarla e questo incontro lo confortò moltissimo, ricevendo da lei alcuneluci per la futura fondazione delle Suore. La Serva di Dio consigliò a Don Orione di curare lo spirito di umiltà, di sacrificio e specialmente di obbedienza, cioè di lasciarsi guidare, adoperare dal Signore dove e come Lui voleva, “come stracci”. Don Orione in prima persona si sentiva come “straccio nelle mani della Divina Provvidenza” e raccomandava sempre questo atteggiamento ai suoi figli e figlie spirituali come la strada più efficace per la santità.

Non potendo recarsi al funerale della Serva di Dio, Don Orione scrisse una lettera al suo amico, il Prof. Fornari, che fu anche il biografo della Suora. Ecco il brano:

Sia lodato Gesù Cristo!

Tortona, il dì 12 maggio del 1913

 

Mio caro fratello nel nostro dolce Signore,

 

Dunque suor Maria Benedetta ha voluto andarsene al Paradiso col suo celeste sposo Gesù Bambino? L'ho saputo da una lettera di don Risi qualche ora fa, e mi si gonfiò il cuore di dolce pianto, e mi sono portato ai piedi di Gesù, non so bene se a lagnarmi un poco, ma a dirgli che lo voglio amare di più, che voglio essere più bravo, più tutto suo, e andare con la sua santa carità, con la sua pace e mansuetudine, e avere più pazienza, e guadagnarmi un po’ di santo Paradiso anch'io, come se lo guadagnò con la sua tranquilla rassegnazione e abbandono in lui la sua Serva Maria Benedetta. (…)

Nei passati giorni pensando alla morte di questa umile Serva di Dio, sentivo in me grande desiderio di trovarmici e di accompagnarne il corpo, che con tanta pazienza servì nei dolori della lunga malattia il suo e nostro dolce Signore. Ma poiché questo vedo che non mi è dato, di qui la accompagno, e stamattina le ho applicata la Messa e pregherò suffragandone l'anima come vuole la Chiesa, benché intimamente vi confesso che la creda già nella gloria delle Sante Vergini ai piedi dell'Agnello di Dio e Suo Santo Bambino Gesù, Signor Nostro” (Scritti 25,220ss).

Per maggiori informazioni:

Sito del Monastero della Visitazione 

“La Suora dello straccio”  di sr M. Priscila Oliveira 

“Come stracci” di sr M. Alicja Kedziora

Pubblicato in 2013