"Vi chiamate e siete le Missionarie della Carità! Se non lo foste, dovreste esserlo; sarebbe ipocrisia portare il nome e non vivere secondo il vostro titolo; così chi si chiamasse cattolico e non praticasse la religione cattolica, o chi fosse Sacerdote e non si comportasse secondo la sua vocazione. Così voi siete Suore, avete preso nome, avete preso il titolo di Missionarie della Carità. Stamattina apro le labbra a parlare dei vincoli della carità. Se c’è questo vincolo fra di voi, se arde in ciascuna di voi la carità, sì che ciascuna ne bruci e ne diffonda tra le altre l’ardore, – perché non basta che ardiate voi, ma il vostro splendore deve anche illuminare e riscaldare le anime degli altri –, se voi avete questi vincoli della carità, sarete vere Missionarie della Carità. Quali sono questi vincoli?

1) Volervi bene fra di voi. Non parlo dell’amore che dovete avere verso Dio; suppongo che l’abbiate; avete lasciato il padre, la madre, il paese, tutto quello che avevate; siete venute qui, portate dall’amore di Dio, dal desiderio di servire Dio; però, mentre in questi giorni vi sarete infocate dell’amore di Dio, vi dico stamattina: Vogliatevi bene: amatevi fra di voi di un amore santo, come si amano le anime sante del Paradiso, come si amano gli Angeli, come si amano gli spiriti beati. Vogliatevi bene! Sapete che cosa è che distingueva i cristiani? L’esempio di unione di santa fratellanza, di amore che i cristiani usavano ai pagani e che avevano fra di loro.(…)

Se c’è questo vincolo, se c’è questo legame della carità, c’è Dio. Deus Charitas est. Ha detto Gesù: – Dove sarete in due o più, se siete riuniti nel nome mio, là ci sono io… - Vogliatevi bene, di un amore santo, siate sorelle nel senso più eletto, più puro della parola. Vogliatevi bene tutte allo stesso modo, senza preferenze, senza simpatie personali! Dio mio, senza attacchi sentimentali, senza amore particolare, tutte allo stesso modo, tutte allo stesso modo, tutte allo stesso modo; vogliatevi bene tutte allo stesso modo: cor unum et anima unam!... (…)

Il primo vincolo della carità, dunque, dopo l’amor di Dio, è quello di amarvi fra di voi, e di un amore puro; ho fin vergogna di adoperare questo vocabolo “amore” tanto profanato nel mondo. Vogliatevi bene fra di voi nel Signore, come le dita di una stessa mano, come si amano gli Angeli in Cielo, Voi capite che cosa significa questo.

2) Secondo vincolo è l’aiutarvi nel lavoro. Com’è bello darsi la mano! Che cosa è andata a fare Maria Santissima in casa di Elisabetta sua cugina? Ad aiutarla nel lavoro. Cosa vuol dire Missionarie della Carità? Vuol dire spargere la carità fra di voi; ma questo bene non è fatto di chiacchiere, di parole. Aiutatevi nel lavoro, aiutatevi nel lavoro, aiutatevi nel lavoro! Non dire: - Quello che dovevo fare l’ho fatto, questo tocca alle altre… - Io ho conosciuto delle persone che non vanno in Chiesa, ma hanno sentimenti così nobili!... Le ho vedute aiutarsi l’un l’altra! Quanto si aiutano, purtroppo, i cattivi a fare il male! Non vi aiuterete a fare il bene?

(…) Come si sentono i sentimenti di benevolenza, quando si riceve del bene! Se voi vedete una vostra Consorella carica di lavoro, dovete sentirvi spinte ad aiutarla, appena potete, se vedete che qualche Consorella ha un malato, ed è stata su la notte, aiutatela; aiutatevi nel lavoro! Cercate di fare che i vincoli della carità si tengano desti col prestarvi aiuto l’una con l’altra: datevi alle altre, compatitevi nei difetti; vincolo di carità, è compatirvi nei difetti. Per carità, non siate mica di quelli che vanno a portare i difetti delle Consorelle nelle altre Case, o peggio, vanno fuori in paese a chiacchierare. (…) State attente, non accendete mai il fuoco nelle Case, portate sempre acqua e mai fuoco! Guai a quelle che seminano la zizzania; guai a quelle che mettono il dissenso e portano sempre male, magari per farsi dei meriti presso la Superiora, per uno zelo sbagliato! Quello non è zelo, è rompere la carità… Compatitevi fra di voi! Tutte abbiamo dei difetti. Chi è senza difetti? Chi non ha peccati? (…) Anche i Santi avranno avuto qualche difetto; non dobbiamo pretendere di essere senza difetti; prima di giudicare gli altri, giudichiamo noi stessi, e, prima di criticare gli altri, critichiamo noi! Nella Sacra Scrittura c’è scritto che il Signore vede le macchie nei suoi Angeli! Figuratevi come vede me, e, forse, anche voi!...

(…) La carità è benigna, la carità paziente, la carità tutto sopporta; aiutatevi a sacrificarvi e a salvarvi. Questa è la prima parte del discorso che ho desiderato parlarvi di quello che deve essere essenziale in voi. Mantenete fra di voi i vincoli stretti della carità. (…)

3) Il terzo vincolo della carità è il comune amore alla santità, alla perfezione religiosa. Considerate la vostra vocazione come un privilegio di Dio, ed una grazia singolare; la vocazione il Signore non la dà a tutti, la chiamata a vita di perfezione è un privilegio; ringraziate sempre il Signore di questa grazia singolare, particolare, e cercate di corrispondervi. Considerate la vostra umile Congregazione quale strumento di Dio per la propagazione dell’amore di Dio, ma ricordatevi che niuno può dare ciò che non ha. Se non avete lo spirito buono, come potete diffonderlo nei paesi dove siete, nei bambini, nei malati, dove vi porta la Provvidenza? (…)

Siate umili, siate umili, siate umili!... L’umiltà, la pietà, la devozione, la povertà, la purezza sono le basi della vostra Congregazione. Umiltà, umiltà! E, se avete l’umiltà, avete anche l’ubbidienza. Chi è che non è ubbidiente? E’ colei che è piena di amor proprio, è colei che vuol fare prevalere il suo parere! Chi è umile, è nella verità; io non ho niente; io parlo e la parola è dono di Dio; tutto quello che abbiamo è dono di Dio; doni naturali, doni di grazia, tutto di Dio; quindi l’umiltà è verità. Tutto quello che hai, dice San Paolo, te l’ha dato Iddio; e perché ti insuperbisci? L’umiltà è base di tutto, l’umiltà è base di tutto!

E la pietà? Concepite voi una Suora che non abbia devozione? Una figliuola che ha lasciato il mondo, ed è venuta a consacrarsi a Gesù Cristo…; potete concepire una Suora che non abbia devozione, pietà? “Guai a te se la sorgente della pietà si è seccata nel tuo cuore”, dice la Sacra Scrittura. Guai a te, persona religiosa, se credi di essere venuta a consacrarti a Dio senza la pietà. Gesù, parlando dei suoi apostoli, dice: “Voi dovete essere il sale della terra”, e lo dice anche a voi: il sale è la pietà! Una Suora che non prega, che non va alla Comunione tutti i giorni, una Suora che è senza pietà non si può concepire. Vi raccomando tanto, tanto la pietà!

Vi raccomando tanto tanto la povertà. Ecco alzo davanti a voi il Crocifisso; è povero, è il più povero. Gesù, che disse: gli uccelli, le belve hanno il loro nido, e il Figlio dell’uomo non ha ove posare il capo. Tenete il cuore distaccato da tutto. (…) Tenete il cuore distaccato da tutto, anche quando il Superiore vi dicesse: Deponete l’abito; c’è da far del bene in un paese, dove non si può andare da religiose, state pronte!... Non attaccatevi alle comodità; le comodità spengono il fervore; non tenete più di quello che è necessario. Quando avete bisogno, chiedete, e la Divina Provvidenza non mancherà mai; la Divina Provvidenza non subisce la crisi che è nel mondo. Si chiude da una parte e si apre dall’altra! Così la crisi che è di fuori, grazie a Dio, non la sentiamo ancora; restiamo ancora in piedi! E’ la mano del Signore; ma bisogna fare economia, non bisogna sprecar la roba, anzi tener tutto da conto.(…)

Dunque, grande povertà e carità, e, quando i Superiori danno una norma e quando danno una regola, ubbidiamo con semplicità! (…)

Che bella cosa far del bene! Far del bene a tutti, far del bene a chi ci vuol bene, far del bene a chi ci odia, come Iddio che fa’ risplendere il sole tanto sui buoni che sui cattivi. Sentite! A qualunque partito appartengono, qualunque religione abbiano, ricordate che, quando si fa’ del bene, là si conquista; quando vedono che si vuol dare il conforto della fede e un letto a chi non l’ha, tutti sentiranno di dover chinare il capo a credere nella nostra Religione. Se noi faremo del bene si convertirà il mondo. Il mondo si converte con la carità! La salvezza della società sta nell’amor di Dio, nella carità, nel far del bene. Gesù è passato su questa terra benedicendo e sanando!...

O Missionarie della Carità, voi siete Suore chiamate dalla mano di Dio a spargere la carità nel cuore dei malati, dei derelitti! Oh quanto bene voi siete chiamate a fare: a spargere la carità, a beneficiare; e quanto bene farete, se vi amerete fra voi! Coraggio!(…)

Ricordatevi che Gesù Cristo non disse: Perché tu hai diplomi, perché tu hai abilità, verrai in cielo… Gesù Cristo non parlò così; la bilancia di Gesù Cristo è, invece, questa: ero orfano, ero vecchio, ero ammalato, avevo fame, ero nudo e mi avete vestito; ora venite a ricevere quel premio a voi preparato; e noi: Quando mai, o Signore, abbiamo fatto tutto questo? Egli dirà: Tutto quello che avete fatto ai piccoli in nome e per amor mio, l’avete fatto a me!...”.


(Don Orione alle Piccole Suore Missionarie della Carità, pp. 270-279)