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Sabato, 18 Ottobre 2014 20:39

Roma: beatificazione del Santo Padre Papa Paolo VI

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18 ottobre

Domenica, 19 ottobre, alle 10.30, in Piazza San Pietro, Papa Francesco presiederà la Santa Messa di beatificazione di Paolo VI. Le Piccole Suore Missionarie della Carità, ricordano diverse circostanze di gesti di affetto e gratitudine che il Santo Padre Paolo VI aveva verso l’opera orionina.

Ricordano con quale affettuosità l’Arcivescovo della grande metropoli di Milano si chinava verso le persone disabili del Piccolo Cottolengo. Nel dicembre 1958 benedisse la prima pietra per l’ampliamento della suddetta Opera.

Nel giugno 1963 venne eletto a Pontefice. E' stato un Papa dotto e intelligente, ma umile. Con grande saggezza portò a compimento il Concilio Vaticano II interrottosi nell’ottobre del 1962 con la morte avvenuta del Papa Giovanni XXIII.

Ricordano con quale sofferenza e trepidazione nel sequestro dell’Onorevole Aldo Moro scrisse una lettera che venne pubblicata in tutti i quotidiani alle Brigate Rosse, chiedendo di aver pietà e rilasciare Aldo Moro alla sua diletta famiglia.

Ammirevole fu a suo tempo l’abbraccio affettuoso avvenuto con Patriarca di Costantinopoli Atenagora nel 1964. Nella sua umiltà, lasciò come testamento scritto che alla sua morte fosse sepolto nella nuda terra come semplice gesto ad invitare i cristiani alla vera pietà.

Alla sua morte avvenuta il 6 agosto 1978, un gruppo delle Suore trovandosi ad Anzio per gli Esercizi spirituali, si recarono a pregare davanti alla sua salma esposta a Castel Gandolfo.

Madre M. Caterina Preto ha scritto in quel tempo: “Guardiamo un po’ la figura di Papa Paolo VI con i suoi 15 anni di Pontificato. Sarebbero tante le riflessioni che si potrebbero fare; ma quello che più fa per noi, penso, sia quello da contemplare questo Papa nella luce della «sua fedeltà». Una fedeltà incondizionata a Dio, alla Chiesa, alla sua Missione. Missione che è diventata per lui martirio se consideriamo quale significato avranno dovuto avere quelle sue parole: «Soffrire per la Chiesa»! Quante sofferenze specie dopo il Concilio Vaticano II. Sofferenze provenienti dall’esterno e sofferenze provenienti dall’interno… contestazioni… defezioni… incomprensioni!!! Penso che il martirio interiore del Papa Paolo VI lo conosceremo solo oltre la tomba (…).

Papa Paolo VI ha vissuto la sua fedeltà fino all’ultimo istante della sua vita conclusasi il 6 agosto 1978 con l’incessante preghiera del «Pater noster», che non si concluse ma che continua certamente nell’incontro faccia a faccia con il Padre”. (dalla circolare alle Suore, 24 ottobre 1978; In Famiglia, nr 70 (1978), p.4)

Il 28 maggio 1969, il Santo Padre Paolo VI ha rivolto un messaggio alle Suore di Don Orione che merita la memoria e riflessione:

“… salutiamo anzitutto le rappresentanti delle “Piccole Suore Missionarie della Carità”, le benemerite Suore di Don Orione, che hanno partecipato ai loro Capitolo ordinario speciale, eleggendo la nuova Superiora Generale col suo Consiglio.

Vi diciamo il Nostro compiacimento per la fedeltà con cui, rispondendo alle premure del Concilio Ecumenico, anche la vostra stimata Congregazione ha voluto ripensare alle proprie origini, finalità, costituzioni, per adeguarle sempre meglio alle odierne esigenze della Chiesa.

La carità è il nome che vi fregia e vi qualifica: se ne seguirete fedelmente gli impulsi, il vostro «aggiornamento» sarà continuo, perché la carità «non viene mai meno»; sarete sempre mosse dallo Spirito Santo, il quale, come ha detto il Concilio, «produce e stimola la carità tra i fedeli», specie delle anime consacrate a Dio.

Vi seguiamo nel vostro umile servizio dei poveri, che si rivolge a Cristo e onora la Chiesa; e di cuore vi benediciamo, con l’augurio di un sempre più fecondo lavoro apostolico”.

 

Letto 1344 volte Ultima modifica il Lunedì, 20 Ottobre 2014 07:03