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Lunedì, 27 Marzo 2017 09:12

Papa Francesco al Duomo di Milano: dialogo con sacerdoti e religiosi. “Evangelizzare è una gioia”

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27 marzo

anteprima1a 2703017Tra le “tappe” della vista del Papa alla città di Milano sabato 25 marzo, Solennità dell'Annunciazione del Signore , l’incontro e il dialogo in Duomo con sacerdoti e religiosi.

Il pontefice, accompagnato dall’arcivescovo Angelo Scola e accolto da un lungo e caloroso applauso, ha risposto a domande su temi importanti e a lui cari.

Nella prima domanda Don Gabriele Gioia ha chiesto quali purificazioni e quali scelte prioritarie sono chiamati a compiere i preti di oggi per non perdere la gioia dell’evangelizzazione e non smarrire la gioia di essere popolo credente nel cuore della storia.

La seconda domanda è stata rivolta da un diacono permanente Roberto Crespi: “Siamo uomini – ha detto - che vivono pienamente la propria vocazione, quella matrimoniale o quella celibataria ma vivono anche pienamente il mondo del lavoro e della professione”.  “Qual è la nostra parte perché possiamo aiutare a delineare quel volto di Chiesa che è umile, che è disinteressata, che è beata, quella che sentiamo che è nel suo cuore e di cui spesso ci parla?”.

Infine Suor M. Paola Paganoni, superiora delle Orsoline di san Carlo, ha chiesto al Papa come poter dare una testimonianza di vita povera, vergine e obbediente all’uomo di oggi, vista la “minorità” delle suore nella Chiesa e nella società.

 Anche un gruppo di Suore della Comunità "Madre della Divina Misericordia" di Milano che svolgono la loro attività apostolica nel Piccolo Cottolengo "Don Orione" in collaborazione con i Figli della Divina Provvidenza, sono andate all'incontro con Papa Francesco in Duomo e all'ex ippodromo di Monza.

Suor M. Elisabeth che faceva parte del gruppo, ci ha inviato le sue impressioni su questa emozionante giornata di incontro, raccontandoci in particolare di come Papa Francesco abbia risposto alla domanda di Sr. M. Paola.

 

"Sabato 25 marzo, festa dell’Annunciazione, la Diocesi di Milano ha ricevuto la visita pastorale del Santo Padre Francesco. E' stata una grande grazia e grande gioia per tutta la Chiesa Ambrosiana e per tutto il popolo milanese. Anche noi, PSMC della comunità di Milano, abbiamo partecipato a questa grande occasione di incontro con il Santo Padre.

I suoi impegni erano davvero tanti poiché doveva incontrare varie realtà. Quello che ci ha toccate più da vicino è stato incontrarlo la mattina in Duomo. Durante l'attesa abbiamo pregato accompagnate dalla musica sacra del Duomo e dalla lettura dell’”Evangelii Gaudium”.

Quando è arrivato è stato accolto da un grande applauso.

Vorremmo condividere qualche parola che ha rivolto a noi consacrate durante il suo discorso. Madre Paola della congregazione delle Orsoline ha preso la parola a nome di tutte le religiose della Lombardia e ha ringraziato Papa Francesco per la sua presenza e la testimonianza di vita che lui ci offre ogni giorno. Ha poi aggiunto che la vita delle consacrate nella Chiesa di Milano, da santa Marcellina, sorella di S. Ambrogio, fino ad oggi, è stata una presenza viva e significativa con forma antica e forma nuova.

Lei ha posto questa domanda al Santo Padre: “come è possibile essere oggi testimoni delle profezie, come indica papa Francesco, per essere custode dello stupore e testimoniare con la nostra povera vita. Una vita che sia obbediente, vergine, povera e fraterna? Noi siamo poche e molto avanti con gli anni, quali prospettive ci aspettano per il futuro?”

Papa Francesco ci ha invitate a non cadere nel cattivo sentimento della rassegnazione. Va bene essere poche, va bene essere anziane, ma non va bene essere rassegnate. Il rimedio contro la rassegnazione è la misericordia che ci ristora e ci dà pace. Ci ha poi invitate ad avere uno sguardo di fede capace di riconoscere la luce che sempre lo Spirito diffonde, senza dimenticare che dove abbonda il peccato sovrabbonda la grazia. Ci ha confermato che i nostri Fondatori si sono sentiti mossi dallo Spirito Santo in un momento concreto della storia, ad essere presenza gioiosa del Vangelo per i fratelli, per rinnovare ed edificare la Chiesa come lievito nella massa, come sale e luce nel mondo.

Ha sottolineato che oggi la realtà ci chiama e ci invita ad essere nuovamente un po' di lievito e un po' di sale. Ci ha esortato a lottare per l'unità evitando di attaccarci l'un l'altro in seguito a conflitti passati e cercando di lievitare in sintonia con quanto lo Spirito Santo ha ispirato nel cuore dei nostri Fondatori. Lo Spirito ci ispira a seguire il carisma e ad andare nelle periferie a incontrare il Signore nei poveri e disadattati. Non sempre si comprende la logica di Dio, soltanto si obbedisce. Ci spinge a scegliere la periferia per accendere nuovamente la speranza ormai spenta nei cuori di chi soffre per la mancanza di sensibilità da parte di una società poco attenta ai dolori degli altri.

Ci ha poi raccomandato di portare Gesù tra la gente, in modo che possa trovare nuovamente gioia e speranza nella vita di tutti i giorni.

Ha chiesto, come sempre, di pregare per lui e noi tutti gli abbiamo promesso il nostro ricordo quotidiano. Alla fine, insieme a tutti i fedeli, nel piazzale davanti al Duomo abbiamo recitato l'Angelus e ricevuto la sua benedizione. Nel pomeriggio siamo andate a Monza per la S. Messa che ha celebrato davanti a una grande moltitudine di persone provenienti da varie parrocchie.

E' stata una giornata ricca di grandi emozioni e molto significativa per tutte noi. Affidiamo al Signore il ministero del nostro Santo Padre e la vita della Chiesa sparsa nel mondo".

 

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Letto 2987 volte Ultima modifica il Martedì, 28 Marzo 2017 07:57