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Venerdì, 05 Gennaio 2018 09:25

Casa Generale: Insieme per servire

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05 Gennaioanteprima 05.01.18

Durante le festività natalizie la comunità della Casa Generale ha accolto un numeroso gruppo di Scouts provenienti da Salerno per un momento di riflessione sulla spiritualità del servizio.

 

Si tratta di un gruppo di giovani che varie volte ha prestato servizio al Piccolo Cottolengo di Tortona, alla Mensa e all’Ostello della Caritas, presso la Stazione Termini di Roma.

In questi anni è nata una bellissima amicizia con i Capi del gruppo e con molti dei ragazzi che con tanta generosità si pongono in un atteggiamento di servizio semplice, fatto con gioia, a volte nascosto, ma sempre attento alle necessità di chi vive in una situazione di disagio, di povertà ed emarginazione.

Arrivati a Roma per prestare servizio ai poveri accolti dalla Comunità di Sant’Egidio, gli Scouts di Salerno hanno fatto sosta presso la Casa Generale guidati da sr. M. Chiara in una riflessione sul come prendersi cura di se stessi, del proprio cuore e degli altri, attraverso il servizio.

Gesù nel mistero del Natale che stiamo ancora celebrando viene in una estrema vulnerabilità e ci salverà con una altrettanta estrema vulnerabilità, offrendo il Suo corpo, la Sua vita per amore.

E sono proprio i poveri, nei quali brilla l’immagine di Dio, coloro che non contano niente o dai quali spesso ci difendiamo, che ci introducono nelle profondità del cuore, nel mistero di Gesù e del suo messaggio, nel segreto dell’umanità e della sua storia. Grazie a loro si inizia a capire con una chiarezza nuova il piano di Dio sull’umanità.

Dio ha scelto ciò che è debole, ciò che c’è di malato, di non perfetto, di folle nel mondo per confondere i potenti! E nella misura in cui accogli il debole che ti sta di fronte, accogli il debole che è in te stesso e scopri Dio nascosto proprio nella tua debolezza. Il “debole” è un altro Gesù, è la “carne sofferente di Cristo”, come dice Papa Francesco, icona vivente di Dio.

Da limite ed ostacolo, la debolezza, la fragilità, se vissuta in un contesto di amore può diventare occasione di maturità e di autenticità per se stessi e per gli altri e rivelare il miracolo delle relazioni riscattate da Gesù. “ Il Verbo si fece e venne ad abitare in mezzo a noi”. Sorpresa delle sorprese! Gesù, attraverso il mistero dell’incarnazione si è legato indissolubilmente a ciascuno uomo di ogni tempo e di ogni luogo; Gesù abita il cuore di ogni uomo e chi vuole amarlo non può che amarlo nella concretezza del servizio!

C.P.

Letto 1296 volte Ultima modifica il Giovedì, 11 Gennaio 2018 09:07