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1 luglio

 

Centenario a Casa generale

UNA STORIA DA VIVERE NELL’OGGI  

Nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo si è svolta  presso la Casa Generare delle PSMC a Roma, una giornata intensa in occasione dell’apertura della seconda tappa verso il Centenario di fondazione delle PSMC nel 2015

Leggi la notizia nella pagina del Centenario

 

 

 

 

  

Pubblicato in 2013
26 giugno 

 

anteprima_2606013L’Officina delle Idee in collaborazione con l’Istituto Studi Superiori della Donna ha promosso il primo incontro sul tema “Autorità Femminile”, che si è svolto ieri, 25 giungo, presso L’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Durante l’incontro è stato affrontato in particolare il tema del rapporto e della differenza tra autorità e potere, articolato nei diversi interventi delle relatrici presenti. Tra queste interessante la relazione di Flora Gualdini fondatrice dell’Opera Casa Betlemme, luogo di preghiera ma anche casa di accoglienza, che ha raccontato i tre livelli di dolore delle donne che vengono accolte nell’opera: un primo livello è il dolore causato dalla paura della solitudine, il secondo è la sofferenza come pressione psicologica sulle diagnosi prenatali e il terzo è quello provocato dal trauma post- parto.
La giornalista Maria Terragni (Corriere delle Sera), ha parlato poi delle ultime vicende di Istambul in cui una donna si è opposta alla violenza tra manifestati e poliziotti, gridando: “Fermatevi, sono io che vi ho messo al mondo”, come chiaro tentativo di far valere la propria autorità in una situazione di violenza tra uomini armati. La giornalista ha definito questa donna “l’Antigone di Istanbul”, perché, come Antigone, assume tutta la sua autorità per opporsi al disprezzo della vita.

Intervistata dopo l’Incontro la giornalista ha inoltre approfondito il tema della differenza tra autorità e potere, affermando che l’autorità è fondamentalmente basata sulla relazione; ogni volta essa deve trovare conferma nella volontà dell’altro di accettarla, “mentre il potere non chiede la relazione. Anzi, la relazione, l’avvicinarsi, mette in pericolo il potere. Al contrario l’autorità ne ha continuamente bisogno. Inoltre, mentre il potere si fissa e si cristallizza, l’autorità si rimette ogni volta in gioco”.

 

Per approfondire

Pubblicato in 2013

Roma - Casa generale delle PSMC, 29 giugno 2013

 

 

Centenario a Casa generaleNella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo si è svolta  presso la Casa Generare delle PSMC a Roma, una giornata intensa in occasione dell’apertura della seconda tappa verso il Centenario di fondazione delle PSMC nel 2015

Don Gino Moro (FDP) ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica. Per condividere questo momento di gioia; erano presenti suore orionine e di altri Istituti insieme a laici.

La giornata si è conclusa con un’ora di Adorazione, seguendo lo schema di preghiera proposto dall’equipe di Liturgia del Centenario per questa giornata che ci ha aiutato a riflettere alla luce della Parola di Dio, della parola della Chiesa e di Don Orione il tema proposto per quest’anno: Una storia da vivere nell’oggi, una fede da trasmettere e annunciare alle nuove generazioni rinnovando la certezza che Dio è presente. Egli è entrato nel mondo, facendosi uomo come noi, per portare a pienezza il suo amore. E Dio chiede che anche diventiamo segno della sua azione nel mondo, attraverso la nostra fede, la nostra speranza e la nostra carità, come Don Orione che 98’anni fa, ascoltando i gemiti e le attese della popolazione svantaggiata del suo tempo, diede inizio all’Istituto con un piccolo gruppo che volle condividere il suo cammino. Tocca a ciascuna di noi attualizzare nel tempo il Carisma orionino, facendoci solidali con “i crocifissi di oggi”.

 

pdf  Programma della Celebrazione di apertura (716.91 kB)

 

 

 

  

Pubblicato in PSMC

18 giugno

 

il Papa circondato dalla folla presente all'eventoIn un clima di grande gioia e di raccoglimento è iniziato ieri sera nell’Aula Paolo VI, il Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma, sul tema:“Cristo, tu ci sei necessario!”- La responsabilità dei battezzati nell’annuncio di Gesù Cristo.

Papa Francesco ha aperto i lavori  accolto dall’interminabile applauso dei fedeli presenti in sala, mentre centinaia di persone seguivano l’evento all’esterno attraverso i maxi schermi. Dopo aver ricevuto il saluto del Cardinal vicario Augusto Vallini è seguita una prima Lettura, quindi la Catechesi del Pontefice, a cui si ispirano preghiere e meditazioni successive incentrate sul Battesimo, l’Evangelizzazione, la vicinanza alla cittadinanza romana, specie ai poveri e ai piccoli.

 

I cristiani devono dare "priorità ai poveri". Ha detto il Papa aggiungendo, in un discorso largamente pronunciato a braccio: "Questo di andare verso i poveri non significa che dobbiamo diventare pauperisti o una sorta di barboni spirituali! Significa - ha proseguito il Papa - che dobbiamo andare verso la carne di Gesù che soffre. Ma anche - ha sottolineato - soffre la carne di Gesù di quelli che non lo conoscono con il loro studio la loro cultura. Dobbiamo andare là, verso le periferie esistenziali, dalla povertà fisica e reale".

 

Il Papa ha parlato anche del tema della grazia: “Io non mi vergogno del Vangelo… Da battezzati non siete più sotto la legge ma sotto la grazia”. Partendo da queste parole di San Paolo ai Romani Papa Francesco ha spiegato, cosa significa vivere sotto la grazia e in che rapporto ciò è con l’evangelizzazione. Grazia è la nostra gioia, è la nostra libertà di figli di Dio è la rivoluzione che ci ha cambiato il cuore da peccatori a santi, come San Paolo. Questa grazia dataci gratuitamente dobbiamo donarla altrettanto gratuitamente al prossimo, spiega Papa Francesco. Quindi il riferimento va alla realtà romana e a chi cerca inutilmente speranza da una società che, però, non può darla. “Noi dobbiamo offrire speranza con la nostra gioia”, dice il Papa E come? Con il sorriso e soprattutto con la testimonianza. Testimoniare richiede coraggio e pazienza, le due virtù di san Paolo e di tutti i cristiani, con le quali uscire andando incontro alla gente, a partire dalle periferie esistenziali.

Al termine dell’incontro il Papa  ha invitato i fedeli a partecipare alle prossime giornate del Convegno diocesano, quella di oggi si svolgerà nella basilica di San Giovanni in Laterano, poi ha infranto nuovamente il protocollo, evitando di uscire dalla porta laterale del palco per attraversare ancora la Sala Nervi e salutare la folla, sempre accompagnato dal Cardinale vicario Augusto Vallini. Si è quindi avvicinato ai  vescovi ausiliari della diocesi, stringendo loro la mano uno ad uno.

Presenti all’evento anche un gruppo di PSMC della casa generale che hanno riportato l’esperienza di una serata indimenticabile, piena di gioia e ricca di tanti e profondi contenuti umani e spirituali trasmessi  da Papa Francesco.

Pubblicato in 2013
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