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Lunedì, 14 Giugno 2021 07:22

Incontro delle Juniores con la Superiora generale

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Si è concluso il 12 giugno l’incontro che ha visto protagoniste le Juniores, una appartenente alla Provincia "Mater Dei" e le altre 5 che attualmente sono in Italia per fare l’esperienza apostolica. L’incontro si è svolto in modalità mista, di presenza e via zoom con Madre M. Mabel presente dalla Polonia e Sr M. Josiane da Roma.

L'Incontro era programmato da un pò di tempo, ma per via del covid e delle restrizioni si è arrivati a questa data estiva e provvidenzialmente anche in una sede, la città Tortona, nuova per qualche juniores e in più circondata da altre attrattive carismatiche presenti nei paesi limitrofi.

Sono stati due giorni di fraternità e di condivisione, ma anche di approfondimento, di crescita, di spirito di famiglia, le aspettative delle juniores sono state pienamente soddisfatte attraverso anche le relazioni della madre e le condivisioni avute in gruppo.

Nella mattinata del primo giorno si sono collegate con noi sempre via zoom, da Roma le novizie. Bello, anche se per poco, rivedere e condividere queste esperienze con persone che percorrono lo stesso cammino.

L’argomento dell’incontro di cui ci ha edotto la madre era sulla “Castità consacrata: come espressione di bellezza”. Di seguito alcune sottolineature che ci hanno maggiormente toccato, durante la condivisione di gruppo: non sempre le persone sono belle solo esteriormente (c’è un detto che dice non è bello ciò che bello ma è bello ciò che piace), ma nella nostra realtà la bellezza è data dal nostro stile di vita, dal nostro essere pure inteso come purezza del cuore, di parole, di occhi, di gesti. La castità non esula dagli altri voti di povertà, di obbedienza e di carità. Il voto di castità prima che una rinuncia, è una scelta consapevole e personale. La castità non elimina l’affettività, non si può vivere senza sentimenti e anche Gesù nel Vangelo chiama i suoi “Amici”.

Nel pomeriggio siamo andate con Sr M. Carla e la Superiora Provinciale Sr M Gemma, che ha diretto l’incontro di questi giorni, a conoscere l’eremo di Sant’Alberto. E’ stata una esperienza particolare in quanto abbiamo avuto modo di ammirare l’eremo attraverso una caccia al tesoro. Sebbene fosse quasi per tutte la prima volta, abbiamo potuto perlustrare nei dettagli gli affreschi, gli spazi interni ed esterni in modo veramente originale. La serata si è conclusa, insieme alle suore di Casa Madre che ci hanno ospitato, con la condivisione di canti e video rappresentativi delle nostre nazioni di provenienza: Italia, Kenya e Indonesia.

Il giorno seguente si è proseguito con la riflessione e condivisione, attraverso domande fatte alla madre, arrivando alla conclusione che il tema è molto complesso e anche delicato, sicuramente da riaffrontare, con la certezza che per custodire la castità come bellezza,  l’unica garanzia è la fedeltà di Dio, e che solo dopo c’è la nostra risposta, che deve essere adeguata alle nostre scelte di vita, attraverso la trasparenza, la capacità di maternità spirituale e l’integrità che ci rende persone affidabili, di cui il mondo è  tanto carente oggi.

Queste riflessioni ci hanno confermato che bisogna rinnovare la bellezza, sapendo ringraziare Dio e gli altri, e che la bellezza scaturisce dalla preghiera quotidiana personale e comunitaria, come ci ricordava già don Orione, in uno scritto nell’agosto 1920: “Non scordiamoci  della presenza di Dio. La nostra vita sia come uno specchio tersissimo, in cui tutti possano specchiarsi. Il nostro aspetto, il nostro sguardo, il nostro contegno, le nostre parole, tutto il nostro modo di fare devono spirare castità e virtù”

Ave Maria e Avanti!

Sr M. Paola Sozzo


Letto 522 volte Ultima modifica il Martedì, 15 Giugno 2021 06:30