Lunedì, 21 Settembre 2020 10:56

"Fratelli tutti". La Famiglia Carismatica Orionina Festeggia con il Papa la nuova Enciclica

Vota questo articolo
(0 Voti)

Domenica 4 ottobre 2020, Festa di San Francesco d’Assisi, sarà diffusa la nuova Enciclica di Papa Francesco, “Fratelli tutti! Sulla fraternità e l’amicizia sociale”.

L’Enciclica, che verrà firmata dal Pontefice il 3 ottobre nella città del Poverello di Assisi, trae spunto, per il titolo, dagli scritti di San Francesco: “Guardiamo, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della Croce” e riflette in questo modo un valore centrale del Magistero di Papa Francesco, che possiamo definire anche “orionino”, perché proprio San Luigi Orione scriveva: “Il nostro cuore dev’essere un altare dove continuamente e inestinguibile arda e splenda questo fuoco: il sacro fuoco dell’amore di Dio e degli uomini; un altare dove una fiamma salga sino al Signore, avvolgendo e portando a Lui i fratelli: i fratelli tutti, di qualunque nazionalità siano, di qualunque religione siano, e anche i senza religione, dando la preferenza ai più bisognosi, ai più abbandonati, ai più sofferenti, ai senza fede, ai senza onestà, dai più debosciati, ai reietti da tutti!” (Scr. 55, 334).

Così, per celebrare questo dono del Papa alla Chiesa, anche la Famiglia Carismatica Orionina vuole dare un segno tangibile di condivisione con il Santo Padre, così da diffondere in maniera capillare un messaggio oggi più che mai attuale e del quale l’intera umanità ha un profondo bisogno. Per questo motivo, il direttore generale dei Figli della Divina Provvidenza, Padre Tarcisio Vieira, e la Superiora Generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità, Madre Mabel Spagnuolo, hanno scritto una lettera a tutti i Superiori e le Superiore provinciali, e ai rispettivi consigli, invitandoli a organizzare proprio per il 4 ottobre una “Festa del Papa e con il Papa”, con il desiderio che, in ogni provincia orionina, autonomamente, si pensi e si concretizzi un modo originale per realizzare – compatibilmente con la pandemia ancora in corso – questa “festa”, coinvolgendo i religiosi, le religiose e i laici ad ogni livello, soprattutto i giovani, che potranno utilizzare i moderni mezzi della tecnologia, come i social e i siti, per condividere le iniziative. Basteranno anche piccoli gruppi, diffusi ma pieni di entusiasmo.

 Qui è possibile leggere il testo integrale della lettera inviata

 

Letto 1405 volte Ultima modifica il Lunedì, 21 Settembre 2020 10:56