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Mercoledì, 26 Giugno 2013 10:47

PUZZLE del mese di Luglio

26 giugno

 

anteprima2_2606013E' online il Puzzle del mese di luglio:  Un "pezzetto" al mese per "Instaurare omnia in Christo".  

La riflessione della Superiora generale per approfondire le decisioni dell'XI Capitolo generale.

Utilizzare gli apporti delle scienze umane e creare spazi concreti e sistematici di riflessione comunitaria sulla dimensione umana della persona per essere in grado di accompagnare meglio i processi di maturazione delle persone.                                                                                                     (Dimensione profetica: n° 7 – pag. 45)

Pubblicato in 2013

Approfondendo la Decisione sullo stile di vita Atti dell’XI CG


Utilizzare gli apporti delle scienze umane e creare spazi concreti e sistematici di riflessione comunitaria sulla dimensione umana della persona per essere in grado

di accompagnare meglio i processi di maturazione delle persone.

 

(Dimensione profetica: n° 7 – pag. 45)

 

Questo numero di oggi ci mette di fronte ad un tema molto importante. Non possiamo dare per scontato che tutte abbiamo chiaro cosa sono le “scienze umane” o “scienze sociali”. Partiamo accordandoci con una definizione: “Le scienze sociali o scienze umane sono quelle discipline che studiano l'uomo e la società, in particolare l’origine e lo sviluppo delle società umane, le istituzioni, le relazioni sociali e i fondamenti della vita sociale”1. Alcune di queste discipline sono: l’antropologia, la psicologia, la linguistica, la storia, la sociologia, la geografia, e così via…

Allora, perché è importante per noi “utilizzare gli apporti di queste scienze umane”? Perché esse possono aiutarci a capire meglio la persona umana, a non fare “diagnosi” affrettate sulle persone (consorelle, laici, destinatari della nostra missione), a fare una lettura più giusta delle realtà... Sempre i nostri comportamenti, abitudini e atteggiamenti sono legati ai nostri parametri culturali, storici, esperienziali e, data la interculturalità che abbiamo in quasi tutte le nostre comunità, il “conoscere” di più ci aiuterà a poter “accompagnare meglio i processi di maturazione delle persone” e anche il nostro proprio processo di maturazione.

Ma a questo punto è importante capire che “sapere” non significa “conoscere”. Esiste fra di loro una radicale e importantissima differenza:

* sapere è una modalità più statica, significa che abbiamo registrato informazioni, nozioni, processi, metodi e siamo capaci di ripeterli correttamente, eventualmente applicandoli. Si possono sapere molte cose di una persona e, nonostante ciò, non conoscerla, vero?

* conoscere è una modalità più attiva e dinamica: è intendere, avere piena cognizione o esperienza di qualcosa, distinguere, discernere, ragionare; conoscere una persona è sapere chi è, avere familiarità con essa. La conoscenza si confronta con il sapere e comprende la sua validità e i limiti.

Quindi, è buono ora interrogarci su due cose:

1. sulla profondità o superficialità del nostro “sapere/conoscere”. Constato con frequenza che molti dei nostri problemi nelle relazioni, di accettazione reciproca, di riconciliazione fra di noi e con gli altri, come anche nella relazione con le realtà del mondo, hanno la sua origine in una scarsa “conoscenza umana”. È molto buono pregare per la sorella con la quale non riesco a intendermi. Certo! La preghiera è il primo strumento per avere da Dio la forza e la luce nelle problematiche di ogni genere, però se questa non è seguita dal “gesto umano” rimane sterile o diventa un “anestetico spirituale” nel quale la nostra coscienza si consola. Se non parlo con una persona, devo pregare, ma dopo le devo parlare, la devo avvicinare, ascoltare, perché magari il “vero” problema è che non “ci conosciamo”!

 2. su quanto ci siamo impegnate come comunità/provincia/congregazione a sfruttare gli apporti di queste scienze a beneficio di una più buona, più bella e più vera integrazione comunitaria e fraterna, in favore di una lettura più adeguata e feconda delle realtà. Mi stupisce constatare quanti pregiudizi abbiamo ancora per accogliere, per esempio, un aiuto psicoterapeutico! Perché?

Oggi, questo numero, ci invita ad abilitarci comunitariamente ad avere questa “conoscenza” più profonda e obiettiva delle persone e delle realtà: a “creare spazi sistematici di riflessione comunitaria sulla dimensione umana della persona”. Come? Non solo pensando a chiamare “qualcuno” o a partecipare a un corso…, ma anche essendo autodidatte: inventare dinamiche per “raccontare” le nostre culture e storie, per conoscerci e capirci di più e così “accompagnarci nei processi di maturazione”; scegliere dei libri sul tema e condividere il contenuto; ricercare materiale sul tema in Internet da scambiare insieme… Proviamoci!! Buona riflessione!



Definizione pressa da Wikipedia.it: https://it.wikipedia.org/wiki/Scienze_sociali.

 

pdf PUZZLE luglio 13 IT (282.86 kB)

 

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pdf PUZZLE luglio 13 PT (244.91 kB)

 

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pdf PUZZLE luglio 13 MG (334.19 kB)

 

pdf  PUZZLE luglio 13 EN (198.16 kB)

Pubblicato in Puzzle
Mercoledì, 29 Maggio 2013 09:13

"Puzzle" del mese di giugno

29 maggio

 



anteprima1a_2905013E' online il Puzzle del mese di giugno: un "Pezzetto" al mese per "Instaurare omnia in Christo"

La riflessione della Superiora generale per approfondire le decisioni dell'XI Capitolo generale.


Pubblicato in 2013
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