08 gennaio
Pubblichiamo di seguito il resoconto diffuso il 3 gennaio da “La Civiltà Cattolica”, sul colloquio di 3 ore tra Papa Francesco e i 120 superiori generali degli Istituti di vita consacrata che si è tenuto il 29 novembre nella sala del Sinodo in vaticano. Al termine dell’ incontro il Pontefice ha annunciato che il 2015 sarà dedicato alla Vita Consacrata.
Il resoconto curato da Padre Antonio Spadaro, direttore della rivista della Compagnia di Gesù, presente tra i superiori generali, contiene una cronaca commentata dell’incontro, un colloquio libero e spontaneo, fatto di domande e risposte con molte importanti indicazioni e consigli da parte del Papa il quale tra le tante cose ha voluto sottolineare l'importanza di essere, «religiosi e religiose uomini e donne che illuminano il futuro».
02 gennaio
Papa Francesco ha celebrato ieri 1° gennaio nella basilica di San Pietro, la Santa Messa per la Solennità di Maria Madre di Dio, giorno in cui ricorre anche la 47.ma Giornata Mondiale della Pace. Nella sua omelia il Pontefice ha sottolineato che le 'parole di forza, coraggio, speranza' contenute nelle letture bibliche 'accompagneranno il nostro cammino per il tempo che si apre davanti a noi'. Dopo la cerimonia Papa Bergoglio, affacciandosi su Piazza San Pietro, ha recitato l'Angelus ed ha rivolto i suoi auguri a tutti i fedeli riuniti: "All'inizio del nuovo anno rivolgo a tutti voi gli auguri più cordiali di pace e di ogni bene", ha aggiunto, spiegando comunque che "il mio augurio è quello della Chiesa, è quello cristiano! Non è legato al senso un po' magico e un po' fatalistico di un nuovo ciclo che inizia". "Noi sappiamo che la storia ha un centro - ha aggiunto -: Gesù Cristo, incarnato, morto e risorto; ha un fine: il Regno di Dio, Regno di pace, di giustizia, di libertà nell'amore; e ha una forza che la muove verso quel fine: lo Spirito Santo".
Ricordando la 47.ma Giornata Mondiale della Pace dal tema: “Fraternità, fondamento e via per la pace", ha affidato a Maria "il grido di pace delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza, perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione".
Nel pomeriggio papa Francesco si è recato in visita, in forma strettamente privata e senza che la cosa fosse preannunciata, alla basilica romana di Santa Maria Maggiore. Il Papa, nella solennità di Maria Madre di Dio, ha voluto pregare dinanzi all'immagine mariana della "Salus populi romani". La sua presenza insapettata all'interno della basilica ha destato molto interesse nei presenti. Il Pontefice è rimasto in preghiera silenziosa davanti all'immagine mariana per una ventina di minuti. Dopo di che ha fatto ritorno in Vaticano.
(Notizia Ansa)
24 dicembre
La Basilica Vaticana si appresta a ospitare la prima Messa della Notte di Natale presieduta da Papa Francesco. La liturgia solenne inizierà alle 21.30 e terminerà con la processione durante la quale il Papa deporrà personalmente l’immagine di Gesù Bambino nel presepe della Basilica. Domani, solennità del Natale, alle 12.00, Papa Francesco si affaccerà dalla Loggia centrale della Basilica per il tradizionale Messaggio natalizio e la Benedizione Apostolica Urbi et Orbi, che sarà seguito in diretta televisiva mondovisione da circa 70 emittenti.
Papa Francesco che porta in braccio il piccolo Gesù fino al presepe. Una scena nuova nella Notte di Natale in Vaticano, che almeno 65 televisioni inquadreranno in diretta tv. Gesù Bambino tenuto in braccio dal Papa della tenerezza a nome dell’umanità, da lui invitata a togliere in questi giorni dal cuore il cartello “Non disturbare”, ad abbassare il cicaleccio delle parole e i watt delle luminarie per cogliere più nitidamente – come si fa guardando in campagna il cielo stellato, senza l’inquinamento luminoso della città – il raggio della Cometa che indica Betlemme. C’è il calore di questo sentimento nelle ultime ore dell’Attesa e ad accenderlo è stato il Papa stesso con le sue ultime omelie a Santa Marta, la sua carità sorridente tra i piccoli del Bambin Gesù, la sua attenzione ai senza casa perché Natale vuol dire famiglia, ma una famiglia senza una casa è come un futuro al quale hanno già strappato la speranza nel presente. (Radio Vaticana)
17 dicembre
“Il Papa è il Vicario di Gesù, è “il dolce Cristo in terra”,
il Procuratore di Cristo: amare il Papa è amare Cristo:
obbedire, sentire e stare col Papa, è obbedire,
sentire e stare con Gesù Cristo” (Don Orione).
Le Piccole Suore Missionarie della Carità, che come figlie di Don Orione fanno dell’amore al Papa il loro Credo, si fanno oggi particolarmente vicine al Pontefice, profondamente riconoscenti al Signore per il grande dono che Papa Francesco è per la Chiesa intera e per il mondo, e pregando per lui come tante volte egli stesso ci ha chiesto.
16 dicembre
Una busta affrancata con francobollo vaticano per spedire gli auguri a familiari o amici, l’immagine natalizia del Papa con la sua firma, carte telefoniche e biglietti per la metropolitana di Roma. È questo il regalo che papa Francesco ha voluto fare ai poveri di Roma.
Le buste, tramite l'elemosiniere pontificio Konrad Krajewski, raggiungeranno ognuno dei poveri che papa Francesco ha incontrato o assistito attraverso i suoi "emissari" della carità a Roma. Sono 2000 e verranno distribuite nei luoghi dove vengono offerti i pasti dalle suore di Madre Teresa, dai volontari che svolgono assistenza serale o dallo stesso elemosiniere.
Per contribuire al regalo di Papa Francesco ai suoi poveri, l'Atac, agenzia dei trasporti di Roma, ha offerto 4.000 biglietti giornalieri per la metro, le Poste vaticane hanno donato i francobolli e la Tipografia vaticana le buste.
11 dicembre
Time nomina Papa Francesco "Persona dell'Anno". Lo ha annunciato la rivista che dal 1927 attribuisce questo riconoscimento all'individuo o l'entità che, nel bene o nel male, ha dominato le notizie nell'anno che sta per concludersi.
Time ha deciso di premiare Papa Francesco per essere riuscito "a catturare l'attenzione di milioni di persone disilluse nei confronti del Vaticano".
Bergoglio è stata scelto perché "in meno di un anno ha fatto una cosa notevole: non ha cambiato solo le parole, ha cambiato la musica" ha detto il direttore del settimanale, Nancy Gibbs.
Attraverso Padre Lombardi, la Santa Sede ha espresso soddisfazione: "Il Papa non cerca fama e successo ma se questa scelta significa che molti hanno capito il suo messaggio, certamente se ne rallegra. (...) E' un segno positivo che uno dei riconoscimenti più prestigiosi nell'ambito della stampa internazionale sia attribuito a chi annuncia nel mondo valori spirituali, religiosi e morali e parla efficacemente in favore della pace e di una maggiore giustizia".
Papa Bergoglio è il terzo pontefice ad essere premiato dalla rivista: nell'anno della crisi dei missili di Cuba fu premiato Giovanni XXIII e nel 1994 Giovanni Paolo II.
10 dicembre
Papa Francesco a sostegno della Campagna Caritas contro la Fame.
In occasione della Giornata mondiale dei diritti umani dal tema Una sola famiglia umana- Cibo per tutti, che si celebra oggi, la Caritas Internationalis ha presentato la sua Campagna mondiale contro la fame nel mondo.
Papa Francesco a dato il suo pieno appoggio all'iniziativa con un videomessaggio, attraverso cui invita le istituzioni e la Chiesa tutta a dare voce a chi soffre, a evitare gli sprechi e ad agire come ”una sola famiglia”.
29 luglio
Il programma “Fantastico” di Globo News (portale online di Rede Globo), ha diffuso domenica 28, l’intervista esclusiva concessa da Papa Francesco al reporter Gerson Camaroti; la prima rilasciata ad un giornalista dalla sua elezione. Nel corso dell’intervista il Pontefice ha affrontato alcuni difficili temi come: gli scandali del Vaticano e le sfide della Chiesa cattolica.
Il Papa ha parlato inoltre dell’accoglienza ricevuta durante la Giornata Mondiale della Gioventù, del tema della povertà e dell’ostentazione, della perdita della fede e naturalmente dei giovani.
25 luglio
Con la Santa Messa celebrata nello splendido scenario della spiaggia di Copacabana, dall'arcivescovo di Rio De Janeiro, mons. Joao Orani Tempesta, martedì 23, si è ufficialmente aperta la Giornata Mondiale della Gioventù 2013. Oltre 500mila i giovani intervenuti, nonostante la pioggia che si è abbattuta sulla città provocando il blocco della metropolitana per alcune ore. Scesa la notte, il gigantesco palco bianco sovrastato da una grande croce celeste, si è illuminato con tutti i colori della bandiera brasiliana.
I canti, lo sventolio delle bandiere di tutti i Paesi del mondo e la festa che ha preceduto la solenne celebrazione, hanno lasciato il posto al raccoglimento con l’arrivo della Croce e l’immagine della Vergine della GMG, portate processionalmente dai giovani dei cinque continenti. All’omelia mons. Tempesta, riprendendo il tema della Giornata, ha invitato i giovani ad essere missionari.
Il giorno seguente, mercoledì 24, Papa Francesco ha celebrato nel santuario di Nostra Signora di Aparecida, patrona del Brasile, la prima messa pubblica del suo primo viaggio internazionale, per affidare alla “Madonnina nera”, il buon esito della GMG e la vita del popolo latinoamericano
Il Papa ha ricordato con forza che i giovani sono potenti motori per la Chiesa e la società ed ha esortato a trasmettere loro dei valori non materiali, in modo che essi possano costruire una società più giusta, solidale e fraterna:“Incoraggiamo - ha detto il Pontefice, - la generosità che caratterizza i giovani, accompagniamoli nel diventare protagonisti della costruzione di un mondo migliore: sono un motore potente per la Chiesa e per la società. Non hanno bisogno solo di cose, hanno bisogno soprattutto che siano loro proposti quei valori immateriali che sono il cuore spirituale di un popolo, la memoria di un popolo".
Il Papa ha invitato genitori ed educatori a essere barlumi di speranza per i giovani. Allo stesso tempo, ha esortato i fedeli a farsi sorprendere da Dio.
Dal santuario di Aparecida al “santuario della sofferenza umana”, così il Papa ha definito l’Ospedale San Francesco d’Assisi di Rio de Janeiro, che ha visitato ieri, specializzato nella cura delle dipendenze dall’alcool e dalla droga. Forte la condanna della liberalizzazione della droga, di cui si discute in America Latina, altrettanto forte l’incoraggiamento alla solidarietà con i deboli e con i più poveri.
Presenti alla celebrazione di apertura e alle tappe di ieri del Pontefice, anche i tanti Giovani Orionini che partecipano alla GMG e che in questi giorni prenderanno parte alle varie cerimonie e iniziative previste dal programma stabilito per l’Evento.
23 luglio
L’arrivo di Papa Francesco in Brasile è stato caratterizzato fin dall’inizio da un vero bagno di folla che con grande entusiasmo e gioia ha accolto il Pontefice giunto a Rio de Janeiro alle 15.43 ore locali.
Ad attendere il Papa all’aeroporto la Presidente brasiliana Dilma Roussef, il governatore dello Stato di Rio Sergio Cabral Filho, il sindaco della città carioca Eduardo Paes e altre autorità civili. Presenti anche l’arcivescovo di Rio mons. Orani Tempesta, il presidente dei vescovi brasiliani, il card. Damasceno Assis, il nunzio, mons. Giovanni D'Aniello, e altri vescovi e sacerdoti brasiliani.
Un coro di bambini ha intonato alcuni canti tra cui l’inno della GMG ricevendo l’applauso del Papa e dei presenti.
Nel tragitto dall’aeroporto alla residenza presidenziale l’auto del Papa è stata bloccata più volte dalla folla festante che gli uomini della sicurezza hanno avuto difficoltà a tenere a freno. Il Papa è poi passato sulla jeep non blindata, come da lui voluto per essere più a contatto con i fedeli venuti ad accoglierlo, e ha fatto fermare il veicolo per farsi portare dei bimbi da benedire. Presenti nella moltitudine di persone schierate per le vie della città anche i giovani orionini che hanno salutato il Papa sventolando la bandiera con il motto "Instaurare omnia in Christo".
Con circa un’ora di ritardo è giunto alla cerimonia di benvenuto che si è svolta nel giardino del Palazzo Guanabara dove ha ricevuto il saluto e il benvenuto della presidente Dilma Roussef. Durante il suo discorso il Papa ha detto: «Per aver accesso al Popolo brasiliano bisogna entrare dal portale del suo immenso cuore; mi sia quindi permesso in questo momento di bussare delicatamente a questa porta. Chiedo il permesso di entrare e trascorrere questa settimana con voi».
Il Pontefice si è trasferito poi nella residenza privata dell’arcivescovo di Rio, a Sumaré, sui pendii della Serra da Carioca, a 400 metri di altezza dove alloggerà durante la sua permanenza a Rio per la 28.ma Giornata mondiale della gioventù.