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La storia del Paverano inizia verso il 1100: fu sede di numerosi ordini religiosi e dal 1118 divenne priorato dei canonici regolari di Santa Croce in Mortara. Nei cinque secoli seguenti, ospitò i canonici secolari di San Giovanni in Alga, poi il noviziato dei gesuiti e infine i Signori delle Scuole Pie o scolopi. Nel 1656, quando il lazzaretto dell’Artoria non fu più in grado di accogliere gli appestati, l’Istituto Paverano, sotto il commissariato di Sanità di Giovanni Francesco Spinola, supplì alle carenze, grazie anche all’aiuto di molti benefattori.

Nel 1853 Pietro Bernardo Gambaro elargì una cospicua somma di denaro per garantire un asilo sicuro ai poveri; l’Istituto divenne così un ricovero di mendicità […]

Il “Ricovero di mendicità” passava nel 1911 nella nuova sede della Doria e l’amministrazione provinciale destinava il Paverano ad accogliere le “mentecatte”, provenienti dall’ospedale psichiatrico, allora in via Galata, destinato alla demolizione. Al Paverano dispiegarono le loro doti illustri Neuropsichiatri come Morselli e Cerletti. Nel 1931 si inaugurava la nuova clinica a San Martino e lo stabile fu messo in vendita.

A quell’epoca, le istituzioni che aveva già fondato a Genova sembravano a don Orione del tutto insufficienti, limitate, anguste, quasi frammentarie: si rendeva conto che il Piccolo Cottolengo avrebbe avuto possibilità di maggior penetrazione e sviluppo nel contesto della carità cittadina se avesse acquistato una sede centrale di spicco per dimensioni e posizione, che divenisse l’anima di un corpo complesso. Nel maggio del 1929 il viceparroco di Santa Fede, la parrocchia di corso Sardegna, scriveva a don Orione, a nome del parroco mons. Fortunato Cordiglia: «Il 1º luglio il Paverano avrà altra destinazione. Il mio Prevosto e lo stesso Arcivescovo di Genova mons. Minoretti vedrebbero volentieri in quell’Istituto i Figli della Divina Provvidenza».

 

Don Orione non era insensibile alla proposta di rilevare il Paverano. Pregava e faceva pregare.

Così, un pomeriggio decise una visita alla Madonna della Guardia, sul Figogna. Il rettore mons. Malfatti, suo grande amico, lo accolse con gioia e lo invitò a fermarsi poiché il mattino seguente anche lui doveva scendere in città. Don Orione rispose che doveva rientrare e si incamminò giù per la discesa. Quale fu la meraviglia del monsignore quando, il giorno dopo, fece la consueta visita alla cappella dell’Apparizione poco distante dal santuario e vi trovò don Orione che aveva passato la notte in preghiera, per chiedere la grazia di conoscere la volontà di Dio in ordine alle sue opere in Genova. Fu così che don Orione decise di mettere sotto pressione gli amici Boggiano Pico, Pippo Gambaro, Angela Solari Queirolo, Alfonso Dufour, l’avv.to Domingo Rapallo, il cav. Enrico Blondet, il conte Agostino Ravano e il rag. Sciaccaluga. Ci voleva un buon “brain trust”, una concentrazione di cervelli per inquadrare il problema e trovare la soluzione ottimale per le parti in causa. Finalmente l’intesa fu raggiunta.

Ma sovrastava il tutto una grande visione di fede quale soltanto un santo poteva avere: «Non ti impressionare per nulla, scriveva a Enrico Sciaccaluga, vada bene o male. Coraggio! Noi serviamo Gesù Cristo nei poveri, e la Chiesa nei suoi poveri. E poi stiamo lieti  nel Signore». Dopo vari aggiustamenti si arrivò alla firma dell’accordo.

 

Continua a leggere la storia dell'Istituto Paverano e di alcune significative figure di Piccole Suore Missionarie della Carità, come la Venerabile  Sr. M. Plautilla Cavallo,  e Sr M. Innocenza Toigo prima Superiora dell’istituto.

 

Visita la pagina: Don Orione a Genova

 

Messaggi di Don Orione

 

pdf  ITINERARIO ORIONINO a Genova (2.54 MB)

pdf  PICCOLO COTTOLENGO a Paverano (2.97 MB)

pdf  SUOR M. INNOCENZA TOIGO prima Superiora (146.46 kB)                                                                                                

1933 - 2013

Le Suore del Piccolo Cottolengo a Milano

Il 4 Novembre 1933 Don Orione invia a Milano il suo vicario Don Carlo Sterpi per aprire la nuova Opera del Piccolo Cottolengo milanese. Verso mezzogiorno arrivano al Restocco, sede del nuovo Istituto, le prime suore: Sr. M. Croce, Sr. M. Mansueta, Sr. M. Pater Noster, Sr. M. Camilla, Sr. M. Angela, destinate da Don Orione ad assistere le malate che la Divina Provvidenza affiderà alle materne loro cure.

Prendono possesso del vecchio convento, che le Carmelitane, dopo la vestizione monacale della Principessa Paternò, hanno lasciato, perché sperduto tra i prati della periferia.

Nel pomeriggio il Delegato Arcivescovile, accolto da Don Sterpi, benedice la chiesetta, visita la casa e, prima di andarsene, esprime l’augurio che si possa fare tanto bene. Così, con la benedizione del rappresentante dell’Arcivescovo e sotto gli auspici di San Carlo Borromeo, ha inizio il Piccolo Cottolengo di Don Orione in Milano.

Per ben 77 anni vi hanno lavorato con grande donazione tante suore della Provincia italiana “Mater Dei”. Quando, a causa dell’età avanzata si sono dovute ritirare, la Delegazione “Maria Regina della Pace” del Madagascar il 1° luglio 2010, ha assunto la Comunità di Milano con il nome e sotto la protezione della Madonna “Madre della Divina Misericordia”, inviando 6 suore per la missione: Sr. M. Anny, Sr. M. Lydia, Sr. M. Hortensia, Sr. M. Odette, Sr. Myriam e Sr.M. Joelline.

Così ci raccontano la loro quotidianità al Piccolo Cottolengo di Milano, le suore del Madagascar: “Siamo venute qui per continuare la collaborazione tra FDP e PSMC e diffondere il Carisma del Fondatore. Realizziamo questo scopo con l’animazione spirituale della S. Messa, Rosario, Catechesi, Adorazione, Confessione, con la distribuzione della S. Comunione anche nei reparti.  La nostra attività è per tutti quelli che vivono al Piccolo Cottolengo: disabili, anziani, bambini della Scuola Materna e con i responsabili dei vari settori con i quali collaboriamo dando una mano secondo le nostre capacità: imboccare, ascoltare incoraggiare, dare un sorriso, visitare, accompagnare e aiutare nei luoghi di vacanza o nelle gite.

Nel compiere tutte queste mansioni proviamo una gioia particolare anche se non mancano le difficoltà da affrontare per la diversità di linguaggio, di mentalità, di cultura, di clima e di cibo e altro ancora … Un po’ alla volta però ci siamo aperte, ci siamo abituate e siamo diventate come un’unica famiglia con tutti sia nel parlare come nello scambio di pareri, nel condividere gioie e dolori.

Non solo, ma prendiamo parte anche agli altri aspetti della vita del Piccolo Cottolengo come il Raduno Amici, il MLO, gli Oblati. Facciamo parte della Cappellania del Piccolo Cottolengo. In 2 partecipiamo al Consiglio d’Opera. Nella Parrocchia prendiamo parte all’insegnamento del Catechismo, partecipiamo al Consiglio Pastorale e in occasioni particolari preghiamo assieme al popolo cristiano e partecipiamo alla liturgia parrocchiale perché ci sentiamo e siamo figlie della Chiesa, sinceramente unite a Lei”.

Approfondiamo la lunga storia di questo Istituto attraverso foto d’epoca e della recente attività, documenti e alcune testimonianze su Madre M. Croce Manente, prima Superiora dell’Opera e tra le figure più rilevanti delle Piccole Suore Missionarie della carità.

 


pdf  Lettera di Don Orione per inizio Picc. Cott. Milano (308.5 kB)  

pdf  Diario di apertura del Picc. Cott. di Milano (370.82 kB)

pdf  La Carità di Don Orione a Milano e Cusano di Ezio Meroni (245.49 kB)  

pdf  Volti e Cuori della Divina Provvidenza (3.66 MB)  

pdf  ARTICOLO In Famiglia 183 per i 75 anni del Picc. Cott. di Milano (256.16 kB)

pdf  Madre Croce 25 anni al Picc. Cottolengo di Milano (141.26 kB)

pdf  Chi era Madre Croce.Testimonianza di Sr. M. Illuminata Iacucci (70.03 kB)

pdf Lettera di Madre Croce sulla visita del Cardinale Schuster (3.83 MB)

pdf  Madre Croce testimonianza per beatificazione di D. Orione (75.41 kB)

 


Lunedì, 04 Novembre 2013 09:53

MILANO: 80° Anniversario del Piccolo Cottolengo

04 novembre

 


anteprima2_0411013Il 4 Novembre 1933 Don Orione invia a Milano il suo vicario Don Carlo Sterpi per aprire la nuova Opera del Piccolo Cottolengo milanese. Verso mezzogiorno arrivano al Restocco, sede del nuovo Istituto, le prime suore: Sr. M. Croce, Sr. M. Mansueta, Sr. M. Pater Noster, Sr. M. Camilla, Sr. M. Angela, destinate da Don Orione ad assistere le malate che la Divina Provvidenza affiderà alle materne loro cure...

Per ben 77 anni vi hanno lavorato con grande donazione tante suore della Provincia italiana “Mater Dei”... il 1° luglio 2010, la Delegazione “Maria Regina della Pace” del Madagascar, ha assunto la Comunità di Milano con il nome e sotto la protezione della Madonna “Madre della Divina Misericordia”, inviando 6 suore per la missione: Sr. M. Anny, Sr. M. Lydia, Sr. M. Hortensia, Sr. M. Odette, Sr. Myriam e Sr.M. Joelline.

Per approfondire vai alla Pagina del Centenario:  "Provincia Mater Dei"

Pubblicato in 2013