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Giovedì, 03 Settembre 2015 11:16

100 anni fa Don Orione scriveva alla Valdettaro

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03 settembre

01100 anni fa, il 3 settembre del 1915, Don Orione scriveva una lettera alla sua prima collaboratrice nella fondazione delle PSMC, la marchesina Giuseppina Valdettaro da Savona. Nella lettera da informazioni, comunica impegni e incoraggia alla fiducia scrivendo: Non c’è nulla di più caro al Signore che la confidenza in lui. La nostra debolezza non deve sgomentarci, ma dobbiamo considerarla come il trofeo della gloria di Gesù Cristo. Confidenza in Dio e diffidenza in noi, e avanti in Domino, attaccati alle mani della Madonna.”

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Alla Nobilissima

La Marchesa Giuseppina Valdettaro

Savona per Legino.

            +                                                                                            Anime e Anime !

                                                                                                          Tortona, 3 settembre 1915

            Buona figliuola del Signore,

            Oggi ho ricevuto la lettera dell’Arciprete di Montalto Ligure che accludo per sua norma.

            Gli ho già risposto dicendogli che facilmente vostra signoria sarebbe andata in questi giorni a Montalto per vedere un po’ che si può fare per quei vecchi.

            Unisco due parole di presentazione.

            2)  Unisco lettera per la Chiara Amalberti, alla quale parimenti oggi ho scritto che v/ signoria facilmente andrà a Ventimiglia.

            3)  Stamattina sono stato a San Bernardino e stasera manderò per la benedizione essendo il I venerdì del mese.

            Ci sono i muratori e imbianchiranno tutte cinque quelle camere in alto, e facilmente anco il corridoio: così verrà una cosa pulita.

            4)  Vostra signoria veda di riposare un po’ di più, e di usarsi qualche cura.

            5)  Mi ossequi la marchesa sua sorella e il Padre Filippino.

            6)  Per Montalto si scende alla stazione di Taggia e si va per Taggia.

          7)  A Taggia si venera la Immacolata che ha mosso gli occhi a vista di popolo e per più tempo nell’anno della definizione del dogma. È nella Collegiata. Se ella potrà passarvi la preghi pure alquanto per me.

            8)  Non c’è nulla di più caro al Signore che la confidenza in lui. La nostra debolezza non deve sgomentarci, ma dobbiamo considerarla come il trofeo della gloria di Gesù Cristo. Confidenza in Dio e diffidenza in noi, e avanti in Domino, attaccati alle mani della Madonna.

            La benedico in Gesù Cristo crocifisso e in Maria SS.

            Dev.mo Servitore

                                                                                  Sacerdote Orione della Divina Provvidenza

(Scritti 39,26)

 

 

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Letto 980 volte Ultima modifica il Giovedì, 03 Settembre 2015 11:31