Tra le partecipanti anche Madre M. Alicja Kedziora, Superiora generale, e Suor Maria Mabel Spagnuolo, Superiora provinciale della Provincia "Mater Dei" (Italia - Spagna), che hanno condiviso questo tempo di confronto e discernimento insieme alle altre consacrate. Con parole di augurio, si è espresso il desiderio che questi giorni siano fecondi di luce e speranza per tutta la vita religiosa.
L’assemblea ha affrontato con coraggio alcune delle sfide più attuali: la crisi delle vocazioni, la sinodalità e l’interculturalità, in una Chiesa che sta cambiando volto anche grazie alla presenza sempre più significativa di religiose provenienti da altri continenti. Come racconta l’articolo pubblicato su Avvenire, «la gran parte delle suore che iniziano ad invadere pacificamente la sede dell’Usmi a Roma [...] ha tratti somatici asiatici o di colore», segno evidente della trasformazione demografica e culturale in atto nella vita consacrata italiana. (Fonte: Avvenire.it – Leggi l’articolo completo)
Nel suo intervento, Suor Micaela Monetti, presidente nazionale dell’USMI, ha tracciato le linee di un cammino che deve restare sinodale, generativo, aperto allo Spirito e attento ai segni dei tempi. «Non è il tempo di inventare cose – ha affermato una delle relatrici, Suor Simona Paolini – ma di ri-assumere e ri-valorizzare i tratti fondamentali della nostra identità vocazionale e carismatica», ricordando che il vero rinnovamento nasce dalla docilità allo Spirito, non da logiche di semplice aggiornamento o sopravvivenza.
L’Assemblea si è collocata in preparazione al Giubileo della Vita Consacrata, previsto per l’8 e 9 ottobre, come ulteriore tappa di un percorso che, pur tra difficoltà e cambiamenti, si fa luogo di speranza e profezia per tutta la Chiesa.
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