Venerdì, 20 Ottobre 2023 07:37

Un viaggio sinodale della Diocesi di Savona-Noli a Monte Sole Marzabotto

Vota questo articolo
(1 Vota)

Leggiamo il racconto del Pellegrinaggio Sinodale nei luoghi di Monte Sole - Marzabotto, nelle parole di Sr M. Priscila Oliveira.

"Il Vescovo della Diocesi di Savona-Noli, Calogero Marini, nel percorso sinodale della Diocesi ha proposto al gruppo partecipante al processo sinodale del territorio, un pellegrinaggio al Monte Sole/Marzabotto, in Provincia di Bologna, che è stato realizzato nei giorni dal 30 settembre al 1° ottobre di quest’anno.

L’esperienza, in un luogo sconosciuto alla maggior parte dei partecipanti, è stata veramente unica e significativa per la presenza delle tante testimonianze trovate lungo il cammino di riflessione, preghiera e silenzio della strage compiuta durante la Seconda guerra mondiale.

Lungo la via abbiamo trovato molte persone che conoscevano quel luogo.

Il territorio ci ha lasciati profondamente sconvolti per quello che resta nella memoria storica di questo spazio geografico fortemente colpito dagli episodi accaduti nell’autunno del 1944, dal massacro nazifascista che causò la morte di 1860 martiri tra il 29 settembre e il 5 ottobre, quando vennero mitragliati civili, sacerdoti, suore e bambini.

Il gruppo ha ricordato in quattro stazioni quanto è avvenuto alla popolazione in quel momento terribile di  sofferenza e martirio.

Domenica, 1° ottobre, abbiamo partecipato alla celebrazione Eucaristica nel Monastero della Piccola Famiglia dell’Annunziata, dove risiede una parte dei fratelli e delle sorelle cenobiti, una presenza di preghiera, riflessione e silenzio nella Chiesa.

Dopo la celebrazione, nel parco, abbiamo vissuto un momento di incontro fraterno condividendo una merenda insieme ad un sacerdote e ad alcune coppie di sposi, che fanno parte della famiglia del Monastero, che ci hanno raccontato un po' della loro storia di partecipazione effettiva come coppie sposate e consacrate in questa famiglia religiosa.

É bello sentire e vedere che accanto a fratelli e sorelle che vivono pienamente la vita monastica c’è anche la presenza di un gruppo di sposi accomunati dalla stessa finalità. A loro, come è stato detto, è chiesto di vivere, dentro la propria condizione di vita e abitando nelle proprie case, avendo cura della Parola, della preghiera e dell’Eucarestia, possibilmente quotidiana.

In uno dei luoghi visitati, contemplati e pregati, è sepolto Giuseppe Dossetti, politico che ha fatto parte del partito democristiano; nel 1959 venne ordinato sacerdote e fondò la comunità monastica La piccola famiglia dell’Annunziata a Monteveglio.

Lungo la strada del pellegrinaggio si trova una placca con queste parole - Hitler disse: “Dobbiamo essere crudelli, dobbiamo essere con tranquilla coscienza, dobbiamo distruggere tecnicamente, scientificamente”.
E ancora questa testimonianza: I superstiti della strage raccontono i giorni 29-30 settembre e 1° ottobre 1944.
“Ci riunirano tutti sul piazzale della Chiesa di Casali; la ci dicemmo che i nazifascisti venivano per i partegiani e quindi, i vecchi, le donne e i bambini potevano stare in Chiesa...
Buttarono giù la porta, facevano venire fuori tutti e li picchiavano ridendo...
Il parroco lo uccisero con una raffica sopra l ‘altare...
... ci condussero tutti al cimitero dovettero scardinare il cancello con i fucili...
... ci ammucchiarono contro la cappella tra le lapidi e le croci di legno; loro si erano messi negli angoli e si erano inginocchiati per prendere bene la mira…
... aprirono il fuoco e gettarono anche delle bombe a mano... sparavano basso, per colpire i bambini ...
Così nel cimitero di Casaglia furono massacrate 195 persone di 28 famiglie, fra le quali 50 bambini.
La nostra pietà per loro significhi che tutti gli uomini e le donne sappiano vigilare perché mai piu il nazifacismo risorga”.

Tutto in questa terra ci fa veramente pensare e riflettere su dove arrivi la crudeltà umana quando manca la fede nel Dio vivente.
È un luogo che tutti devono conoscere per ricordare la Storia che resta viva nei cuori dell'umanità ferita dal male, che toglie la vita in modo atroce, senza compassione. Ma resta perché Dio resta nella Storia e le tracce lasciate gridano all'Autore della vita.

Si puó dire che l’esperienza vissuta, dall’arrivo nell’ospitalità dell’Istituto Secolare delle Missionarie dell’Immacolata Padre Kolbe, a Sasso Marconi (Bologna), fino alla partecipazione alla Celebrazione nella Chiesa del Monastero e lo stare insieme nella preghiera, riflessione, pellegrinaggio è qualcosa che ci  accomuna nell’amore di Cristo e nello stile della Chiesa sinodale proposta dal nostro Papa Francesco.

È questa partecipazione un vero segno da custodire per crescere sempre più come Corpo Mistico del nostro Redentore che vuole la Chiesa dove c’è un posto per tutti, per tutti, per tutti; dove tutti si sentono parte dalla Famiglia dei Figli di Dio, fratelli e sorelle amati da Dio. “Ave Maria e avanti!”.

Sr M. Priscila Oliveira

Letto 269 volte Ultima modifica il Venerdì, 20 Ottobre 2023 07:47