Sede provvisoria presso casa dei FDP.
PAGINA IN ALLESTIMENTO
Anno di fondazione: 1995
Il primo contatto delle PSMC con la Costa d’Avorio è avvenuto nel 1994 quando, dietro l’invito dei Figli della Divina Provvidenza, alcuni membri del Consiglio generale delle PSMC visitarono la realtà della Costa d’Avorio e nel 1995 le prime suore aprirono una comunità.
Il primo anno la comunità ha vissuto in costa d’Avorio con l’obiettivo di prendere contatto con la gente del luogo ed imparare la lingua francese.
Nel 1996 è iniziata l’attività di apostolato con l’apertura di un dispensario ad Anyama Adjamé.
Attualmente la missione, oltre al dispensario, si occupa di dare sostegno e aiuto a bambini denutriti, anemici e malati.
Le suore cercano di operare con quello che si ha e come si può, offrendo il proprio servizio, preghiera e sostituendo a volte anche il medico.
Inoltre, nel 2000 è stata inaugurata una scuola di taglio e cucito grazie all’aiuto della ONG spagnola “Manos Unidas”. Essa permette alle ragazze che frequentano la scuola di apprendere una professione, di confrontarsi, di ricevere consiglio e di approfondire i valori morali e cristiani.
Il lavoro della missione si svolge anche in diverse attività parrocchiali e tra la gente.
Anno di fondazione: 2005
Nel febbraio 2005, fu presentata alle PSMC da parte dei Figli della Divina Provvidenza la richiesta di occuparsi di un’opera assistenziale per handicappati lasciata loro da una laica francese. I padri esprimendo la loro impossibilità a dare seguito al lascito, chiesero alle PSMC di assumersi tale impegno.
Dopo un periodo di riflessione, il Consiglio generale delle PSMC accettò la richiesta e vedendo le condizioni in cui si trovavano i bambini handicappati ospitati, affrettarono la propria presenza per prestare il proprio soccorso.
Nell’ottobre 2005, come segno dei 10 anni di presenza in Costa d’Avorio, è nata una nuova Comunità presso la nuova opera, che canonicamente è stata eretta nel febbraio 2006.
Le Piccole Suore Missionarie della Carità svolgono apostolato, insieme alle persone ospitate che vivevano in una condizione di abbandono, sofferenza e marginalità.