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Lunedì, 06 Maggio 2013 17:00

ANCHE GESU' FU UN PICCOLO MIGRANTE

“Il migrante è una persona umana
con diritti fondamentali inalienabili
da rispettare sempre e da tutti”
(Benedetto XVI, CIV, n. 62)

di GIULIA PROVINCIALI

 

Nel suo messaggio del 16 ottobre 2009, il Santo Padre ha annunciato che quest’anno la giornata mondiale del migrante e del rifugiato, prevista per il prossimo 17 gennaio, sarà dedicata al tema dei migranti e rifugiati minorenni. Un tema caro a chi scrive. La nostra legislazione sovranazionale e nazionale, infatti, dedica particolare attenzione alla protezione del minore. Tutti, operatori del diritto, del privato sociale o di Istituzioni, statali ma anche religiose che, a diversotitolo, sono coinvolti nella dinamica dell'accoglienza, dell'educazione, della promozione della persona sono direttamente chiamati a proclamare nelle giuste stanze che l'“interesse superiore del minore deve essere una considerazione preminente”.  (continua...)

 

 


 

pdf  Anche Gesù fu un piccolo migrante (17.19 kB)

 



 


Lunedì, 06 Maggio 2013 16:57

L’ANGELO DEI BAMBINI

(OVVERO “MI CHIAMAVANO BRIGANTE!”)

Come don Orione salvò centinaia di bambini dal freddo e dalla fame

di GIULIA PROVINCIALI



Ho voluto preparare una “favola” per questa Pasqua, una “favola”, che parla di un eroe che, quasi cento anni fa’, come oggi, salvò centinaia e centinaia di piccoli orfani di uno spaventoso sisma, dando loro una casa, del pane, e tanto conforto. Fu il loro “Angelo custode”,anche se per la fatica e il coraggio di quei giorni aveva più l’aspetto d’un “brigante rapitore di bambini”, che si prese cura di loro, salvandoli dal freddo di quelle giornate, tutelando i loro beni dagli sciacalli e aprendo le porte di casa sua, come si aprono le nostre braccia, quando vogliamo stringere qualcuno a cui vogliamo tanto bene.  (continua...)

 


pdf  Il brigante dei bambini (83.87 kB)


 


 

di ROBERTO FONTOLAN

 (tratto da: Tracce - giugno 2008)



pdf  75 anni di carità (1.45 MB)


Lunedì, 06 Maggio 2013 16:50

Cento anni fa moriva don Gaspare Goggi

“L’UNIVERSITARIO DI DIO” 


di
GIULIA PROVINCIALI

“E vedevo senza velami il mistero e il perché della vita,
la quale non è altro che amore”
(Don Gaspare Goggi)

 

Nella vita di una persona può bastare un incontro di pochi istanti con un’anima capace di scaldare il cuore, perporre in crisi le umane certezze, e per spingere ad interrogarsi sul senso della vita e sul significato dato ad ogni azione quotidiana. L’incontro tra due anime disposte al bene, per quanto possa – a futura memoria – sembrare cosa comune, porta – nel presente – a leggere lo straordinario nell’ordinario: il cuore accoglie, con sincerità, il tocco divino nella esistenza umana, quale seme che la feconda di sovrumana bellezza. Così, da un incontro può nascere, a volte, il desiderio di mutare radicalmente i propri costumi, volgendoli ad una forma di autentico bene; o, altre volte, senza mutare le proprie abitudini, l’essere umano risulta capace di dare una nuova luce alla propria intelligenza, sì che, comunque,tutta la sua vita appare trasformata.Mi piace leggere questo nell’incontro tra Gaspare Goggi e don Orione.  (continua...)

 


pdf  Don Goggi (74.72 kB)

pdf  Scritti di don Gaspare Goggi (69.74 kB)


 

Lunedì, 06 Maggio 2013 16:47

TI ACCOLGO, PERCHE' TI AMO...

L'accoglienza secondo il pensiero di Don Orione


di
GIULIA PROVINCIALI


“Dai poco se doni le tue ricchezze, ma se dai te stesso tu doni veramente.
Vi sono quelli che danno con gioia e la gioia è la loro ricompensa.
Nelle loro mani Dio parla e dietro ai loro occhi egli sorride alla terra.
E’ meglio dare se ci chiedono, ma è meglio capire quando non ci chiedono nulla”
(K. Gibran)

 

Accogliere vuol dire ricevere, accettare, gradire. La lingua italiana offre diverse sfaccettature delsignificato di questo verbo, fino ad estenderlo nel senso figurato di approvare, seguire. Così io posso accogliere un dono, gradendolo. O posso gradire il dono di accogliere l’altro, accentando la reciproca ricchezza che deriva dall’incontro. O, ancora, e più profondamente, posso incontrare la perfezione della ricchezza nell’incontro con Gesù, nella preghiera e nel servizio ai fratelli, specie se deboli e poveri, perché solo in essi posso scorgere i tratti del volto di Dio.  (continua...)

 


pdf  Ti accolgo, perché ti amo... (169.73 kB)



 

“Mantenere viva la memoria di quanto è accaduto è un’esigenza non solo storica, ma morale.
Non bisogna dimenticare! Non c’è futuro senza memoria. Non c’è pace senza memoria!”

(Giovanni Paolo II, Tertio millennio adveniente, 37)
 

di GIULIA PROVINCIALI

 

Il martirio  è  il sacrificio  sopportato  da  colui che  patisce ogni  genere di pena senza cedere, sacrificando anche la propria vitapiuttosto che rinunciare alla propria fede religiosa. Nella storia della famiglia di don Orione esiste anche il martirio. Quello  silenzioso  e  spesso  sconosciuto  di straordinarie  figure illuminate dall’amore e quello più noto, perché cristallizzato in un provvedimento della Santa Sede e celebrato con una solenne cerimonia del Santo Padre.  (continua...)

 


pdf  FRANCESCO DRZEWIECKI (395.2 kB)


Lunedì, 06 Maggio 2013 15:41

MORIRE D'AMORE

68 anni fa moriva il “facchino di Dio”
 

di GIULIA PROVINCIALI


“Se è per uscire di qui io voglio andare a morire tra i poveri, all’Istituto di Borgonuovo. Là ci sono tanti ragazzetti senza nessuno, abbandonati, raccolti dalla Provvidenza. Voglio morire attorniato da quei figli, in una casa che vive e pratica la povertà!”: è l’insistenza di chi lo ama, a spingere don Orione ad una affermazione come questa, così coerente con la sua vita. “Avete tante case sulla riviera ligure: è la Provvidenza”, insiste il medico con don Sterpi, infatti, verso i primi giorni del marzo del 1940, le condizioni di salute di don Orione si erano palesemente aggravate, tanto che si ritenne opportuno disporne il trasferimento a Sanremo, convinti che il clima e l’aura potessero in qualche modo giovargli, conciliando, per così dire, un forzato riposo al quale spesso e volentieri don Orione si sottraeva: “Ora... Mi vogliono mandare a Sanremo, perchè pensano che là, quelle aure, quel clima, quel sole, quel riposo possano portare qualche giovamento a quel poco di vita che può essere in me”, ribadisce il “facchino di Dio” nell’“Ultima Buona notte”, l’8 marzo 1940.  (continua...)

 


pdf  Morire damore (15.28 kB)


Lunedì, 06 Maggio 2013 15:00

Atti dell'XI Capitolo Generale delle PSMC

INSTAURARE OMNIA IN CHRISTO

 

«Maestro, dove abiti?». 
Disse loro: «Venite e vedrete». 
Andarono dunque e videro dove abitava 
e quel giorno si fermarono presso di lui
(Gv 1, 38-39)

 

Carissime Consorelle, 

Animata dalla speranza, dalla forza e dalla spinta che sgorgano dalle parole di Gesù, messe a capo di questa pagina, e con gioia e fiducia nella Divina Provvidenza, che tutto vede e porta a compimento, vi presento gli Atti dell’XI Capitolo generale dal tema: “Instaurare omnia in Christo”: identità – comunione – missione.

Il Capitolo generale, preceduto dal lungo periodo di preparazione personale, comunitaria e provinciale, attraverso il quale tutte siamo state attivamente coinvolte, è stato celebrato dal 2 maggio al 4 giugno a Roma presso la Casa generale PSMC, ed ha rappresentato l'apice della riflessione, del discernimento e delle decisioni. Oggi nel presentarvi gli Atti dell’XI Capitolo generale, due sentimenti emergono: la gratitudine verso Dio per il tempo di grazia vissuto come intera Famiglia religiosa – “il tempo è compiuto” - e la speranza per il tempo che ci attende e ci sfida a dare una risposta coerente, radicale e generosa a quanto lo Spirito Santo ci ha indicato per il cammino del sessennio – “convertitevi e credete”.  (continua...)

 

 


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pdf  ATTI XI Capitolo Generale (3.93 MB)

pdf  Atti XI Capitolo Generale - PT (1.1 MB)


2 febbraio 2013
Festa della Presentazione di Gesù al Tempio - Anno della Fede

 

Carissime sorelle,

oggi, Festa della Presentazione di Gesù al Tempio, ci uniamo non solo come consacrate orionine, ma come realtà ecclesiale, a tutte le consacrate e consacrati, per celebrare la XVII Giornata mondiale della Vita consacrata, istituita dal Beato Giovanni Paolo II.Inoltre, nel contesto dell’Anno della Fede, la Festa odierna acquisisce una rilevanza particolare e profonda, perché approfondire e testimoniare la Fede è approfondire e testimoniare la vocazione cristiana e, in essa, la vocazione religiosa.  (continua...)

 


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Lunedì, 03 Settembre 2012 16:43

Inizio della visita stabilita nell'Istituto

3 Settembre 2012

 

Carissime sorelle,

Risuonano ancora in tutte noi i canti e le preghiere piene di entusiasmo e di fervore, della Festa della Madonna della Guardia, conclusasi il 29 agosto a Tortona. Gli eventi vissuti hanno lasciato in tutte noi la gioia di rinnovarci nell’amore a Maria, a Don Orione e alla nostra Famiglia religiosa, con l’inizio del triennio di preparazione al Centenario della nostra Fondazione.Con questi sentimenti, ancora molto vivi nel cuore, giungo oggi a tutte voi per comunicarvi l’inizio della Visita stabilita a livello generale, a norma dell’Art. 188 delle Costituzioni.  (continua...)

 


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