Lunedì, 06 Maggio 2013 17:05

Adorazione e impegno Socio-Religioso delle Suore Sacramentine non vedenti

 

A nome delle mie consorelle, saluto i presenti e ringrazio per l’invito gli organizzatori di questa giornata missionaria orionina, che, come altre attività, va assumendo significato e importanza di carattere socio-religioso, soprattutto, per i più deboli ed emarginati. Mi sembra opportuno sottolineare in primo luogo che non è possibile delineare e fare comprendere ad altri il ruolo, svolto dentro e fuori della comunità dalle suore sacramentine non vedenti, senza accennare, sia pur rapidamente alla coraggiosa e lungimirante scelta, operata dal Nostro santo fondatore nel lontano 1927. Fino ad allora, infatti, in un mondo di diffusa miseria materiale e morale, alimentata da egoismo, ignoranza e pregiudizi, le persone, prive della vista e, soprattutto, le donne erano considerate incapaci e bisognose solo di aiuto e di assistenza. Vivevano, perciò, in una condizione di isolamento e di emarginazione in famiglia o ricoverate in fatiscenti istituti di beneficenza, senza nessuna speranza e possibilità di riscatto individuale e sociale. Ancora più triste e squallida era la vita di quanti, costretti dalla necessità o spinti dagli stessi familiari, mendicavano per le strade, nelle osterie o sui gradini delle chiese, confidando nel senso di pietà dei passanti, ma esposti alle intemperie e a rischi di diversa natura.  (continua...)

 


pdf  Riflessione sulla Giornata Missionaria Orionina (38.08 kB)