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Visualizza articoli per tag: Papa Francesco,

22 luglio

 

sr m. bernadeth e sr m. ema all'angelusLe religiose e i religiosi brasiliani che vivono a Roma si sono organizzati per partecipare all’Angelus di ieri, domenica 21 luglio 2013, prima della partenza di Papa Francesco per il Brasile. Erano presenti per le PSMC, suor M. Bernadeth Martins de Oliveira e suor M. Ema Benavidez.

Papa Francesco nelle parole rivolte ai presenti, partendo dall’episodio di Marta e Maria, ha sottolineato il tema della fede e delle opere, della contemplazione e dell'azione. Commentando il brano evangelico (Maria, ai piedi di Gesù, «ascoltava la sua parola», mentre Marta era impegnata in molti servizi (cfr Lc 10, 39-40), in cui entrambe offrono accoglienza al Signore di passaggio, ma lo fanno in modo diverso), il Papa ha usato parole chiare: "Le opere - ha detto - non siano mai distaccate dall'annuncio e dalla preghiera. Preghiera e azione siano sempre unite". Chiarendo poi in modo ancor più netto: "Una preghiera che non porta verso un'azione concreta a favore del fratello malato è sterile  e incompleta". Ma l'equilibrio tra fede e opere è sottile, complesso, sempre a rischio. "D'altra parte - ha aggiunto - anche nel servizio ecclesiale quando si è attenti solo al fare, solo alle strutture e non ci si riserva il tempo per la preghiera, ci si riduce a servire se stessi e non Dio nel fratello bisognoso". La giusta sintesi? Il motto di san Benedetto, ora et labora, prega e lavora, che secondo Bergoglio è l'esergo di una vita cristiana.

Nel corso della recita dell'Angelus, il Papa ha invitato i presenti ad accompagnarlo con la preghiera a Rio de Janeiro.

Pubblicato in 2013
Lunedì, 22 Luglio 2013 10:10

Roma: Papa Francesco parte per il Brasile

22 luglio

 


Il Papa con Letta prima della partenza per il BrasileQuesta mattina Papa Francesco è partito dall’aeroporto di Fiumicino per il Brasile, dove lo attendono migliaia di giovani, per vivere insieme la Giornata Mondiale della Gioventù, ribattezzata dal Pontefice “la Settimana dei Giovani”. Il Presidente del Consiglio Giovanni Letta, ha accompagnato il Pontefice verso l’aereo per porgergli il suo saluto.

L’arrivo è previsto nel pomeriggio e la cerimonia di benvenuto si svolgerà non in aeroporto, bensì, alle 17, nel giardino del Palazzo Guanabara di Rio de Janeiro, dove è previsto un discorso del Papa.

Alle 17.40, si svolgerà la visita di cortesia al presidente della Repubblica nel Palazzo Guanabara a Rio de Janeiro.

 

Per maggiori informazioni guarda il video

Video della partenza

Pubblicato in 2013
Giovedì, 18 Luglio 2013 08:37

GMG 2013: l'intenso programma del Papa in Brasile

18 luglio

 

gruppo di giovani con le bandiere del BrasileTra pochi giorni, esattamente lunedì 22 luglio, il Papa partirà per Rio de Janeiro in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù 2013.

Padre Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha illustrato ieri ai giornalisti il programma della settimana del Pontefice dal 22 al 29 luglio. Un programma molto intenso che sembra sintetizzare i punti chiave del suo pontificato: la devozione mariana; l’attenzione ai malati, ai poveri e ai detenuti; i messaggi forti a vescovi, cardinali e politici. Il tutto in perfetta continuità con Benedetto XVI.

 

L'itinerario del viaggio che seguirà Francesco è infatti quello già deciso per Ratzinger, “intensificato e arricchito di ulteriori eventi”. Tra questi: il pellegrinaggio al Santuario di Aparecida, la visita alla favela di Varginha e all’ospedale francescano che si occupa di ragazzi indigenti o dipendenti da alcool e droghe, l’incontro con il Comitato del Celam (Consejo Episcopal Latinoamericano) e le classi dirigenti del Paese.

Proprio la visita ad Aparecida è l’evento che spicca maggiormente nell’itinerario di Bergoglio, occupando l’intera giornata di mercoledì 24 luglio, “giorno che invece avrebbe potuto essere di riposo in una bozza precedente di programma”. La visita nel Santuario che ogni anno attira milioni di pellegrini, ha spiegato padre Lombardi, è stata “fortemente voluta dal Santo Padre, sia per motivo di devozione mariana personale”, sia per il fatto che esso è il luogo in cui si è svolta la grande assemblea dell’episcopato latinoamericano che ha dato vita all’omonimo documento “la cui redazione è stata guidata dall’allora cardinale Bergoglio”.

Tra gli appuntamenti “classici” di ogni Giornata Mondiale della Gioventù ci sarà poi l’incontro del Papa con i giornalisti durante la traversata in aereo, una pratica avviata dal Beato Wojtyla e proseguita poi da Benedetto XVI. L’incontro non seguirà lo schema abituale dell’intervista preparata, ha spiegato padre Lombardi: “Il Papa mi ha detto che verrà in mezzo ai giornalisti e li saluterà tutti”, sarà quindi un incontro “ampio, cordiale, spontaneo”.

Ad Accompagnare il Papa nel suo viaggio: il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone; il sostituto, mons. Angelo Becciu; il cardinale Ouellet, non “in qualità” di prefetto della Congregazione per i Vescovi, ma come presidente della Commissione per l’America Latina, e il cardinale Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per la vita consacrata, l’unico cardinale brasiliano in funzione in Curia.

 

Notizia tratta da ZENIT

Pubblicato in 2013
6 luglio
Date il vostro contributo per una “Chiesa fedele alla strada indicata da Gesù”; “siate contemplativi e missionari”: così Papa Francesco ai tanti giovani in cammino vocazionale che questo pomeriggio hanno partecipato all’incontro che si è tenuto in Aula Paolo VI; un’iniziativa che rientra nell’Anno della Fede.
Tutto il discorso è stato molto toccante. Riportiamo solamente un brano e invitiamo a riflettere sul testo integrante. Papa ha detto ai giovani in cammino vocazionale:
“Siate positivi, coltivate la vita spirituale e, nello stesso tempo, andate, siate capaci di incontrare le persone, specialmente quelle più disprezzate e svantaggiate. Non abbiate paura di uscire e andare controcorrente. Siate contemplativi e missionari. Tenete sempre la Madonna con voi, ma pregate il Rosario, per favore… Non lasciatelo! Tenete sempre la Madonna con voi nella vostra casa, come la teneva l’apostolo Giovanni. Lei sempre vi accompagni e vi protegga. Anche pregate per me, perché anche io ho bisogno di preghiere, perché sono un povero peccatore”.
Pubblicato in 2013

01 luglio

 

Papa Francesco saluta uno dei bambiniL’iniziativa il ”Treno dei Bambini: un viaggio attraverso la bellezza”, dedicata ai bambini segnati da esperienze di difficile inserimento nella società e con problematiche psico-sociali, si è svolta domenica 23 giugno, riscuotendo grande successo tra i piccoli partecipanti e i loro accompagnatori.  Il convoglio, uno speciale Frecciargento interamente messo a disposizione da Ferrovie dello Stato Italiane, è partito da Milano e dopo due tappe; Bologna e Firenze è arrivato a Roma (Stazione San Pietro) verso le 12, all’interno della Città del Vaticano. Ad accogliere i 250 bambini e i 164 accompagnatori, tra volontari, familiari e responsabili,  è stato Papa Francesco, assieme anche al presidente del Gruppo FS Italiane, Lamberto Cardia, all’amministratore delegato, Mauro Moretti e al Cardinal Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, promotore dell’iniziativa insieme alle Ferrovie dello Stato.

Hanno partecipato a questa splendida iniziativa anche i bambini della Comunità Alloggio delle PSMC "Madonna dei Poveri" di Cusano Milanino, accompagnati da Madre M. Irene Bizzotto e da altre suore insieme ad alcuni volontari. Di seguito pubblichiamo l’emozionante racconto di Gaia Frigerio volontaria presso la struttura.

pdf  Leggi il racconto della giornata! (124.82 kB)
Pubblicato in 2013

18 giugno

 


anteprima3_0906013"Il Signore ci aiuti a superare divisioni e personalismi nella Chiesa". E’ stata questa l’invocazione che Papa Francesco ha lanciato all’Udienza Generale.

"Non andiamo - ha avvertito Francesco - nella strada delle lotte tra noi, delle divisioni tra noi e con le altre comunità". "Ci sono - ha elencato il Pontefice - cristiani evangelici, cristiani ortodossi. Ma perché - si è chiesto - dobbiamo essere divisi?".

Secondo Papa Francesco, nella Chiesa "l’unità è superiore ai conflitti", “corpo e membra- ha aggiunto - per vivere devono essere uniti!". "L’unità - ha spiegato - è una grazia che dobbiamo chiedere al Signore perché ci liberi dalle tentazioni della divisione, delle lotte tra noi, degli egoismi".

"Nella Chiesa - ha ricordato ancora il Pontefice - c’è una varietà, una diversità di compiti e di funzioni; non c’è la piatta uniformità, ma la ricchezza dei doni che distribuisce lo Spirito Santo. Però c’è la comunione e l’unità: tutti sono in relazione gli uni con gli altri e tutti concorrono a formare un unico corpo vitale, profondamente legato a Cristo".

Quindi il Papa ha lanciato un "appello" per i rifugiati e le loro famiglie, "costrette a lasciare in fretta la patria, la casa, e perdere ogni bene e sicurezza per fuggire da violenze e persecuzioni, o gravi discriminazioni". Il Pontefice ha chiesto di aprirsi a "comprensione e ospitalità", e che non manchino "in tutto il mondo istituzioni e persone che li assistano".

 

pdf  Leggi il contenuto dell'Udienza (84.21 kB)

 

Pubblicato in 2013

18 giugno

 

il Papa circondato dalla folla presente all'eventoIn un clima di grande gioia e di raccoglimento è iniziato ieri sera nell’Aula Paolo VI, il Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma, sul tema:“Cristo, tu ci sei necessario!”- La responsabilità dei battezzati nell’annuncio di Gesù Cristo.

Papa Francesco ha aperto i lavori  accolto dall’interminabile applauso dei fedeli presenti in sala, mentre centinaia di persone seguivano l’evento all’esterno attraverso i maxi schermi. Dopo aver ricevuto il saluto del Cardinal vicario Augusto Vallini è seguita una prima Lettura, quindi la Catechesi del Pontefice, a cui si ispirano preghiere e meditazioni successive incentrate sul Battesimo, l’Evangelizzazione, la vicinanza alla cittadinanza romana, specie ai poveri e ai piccoli.

 

I cristiani devono dare "priorità ai poveri". Ha detto il Papa aggiungendo, in un discorso largamente pronunciato a braccio: "Questo di andare verso i poveri non significa che dobbiamo diventare pauperisti o una sorta di barboni spirituali! Significa - ha proseguito il Papa - che dobbiamo andare verso la carne di Gesù che soffre. Ma anche - ha sottolineato - soffre la carne di Gesù di quelli che non lo conoscono con il loro studio la loro cultura. Dobbiamo andare là, verso le periferie esistenziali, dalla povertà fisica e reale".

 

Il Papa ha parlato anche del tema della grazia: “Io non mi vergogno del Vangelo… Da battezzati non siete più sotto la legge ma sotto la grazia”. Partendo da queste parole di San Paolo ai Romani Papa Francesco ha spiegato, cosa significa vivere sotto la grazia e in che rapporto ciò è con l’evangelizzazione. Grazia è la nostra gioia, è la nostra libertà di figli di Dio è la rivoluzione che ci ha cambiato il cuore da peccatori a santi, come San Paolo. Questa grazia dataci gratuitamente dobbiamo donarla altrettanto gratuitamente al prossimo, spiega Papa Francesco. Quindi il riferimento va alla realtà romana e a chi cerca inutilmente speranza da una società che, però, non può darla. “Noi dobbiamo offrire speranza con la nostra gioia”, dice il Papa E come? Con il sorriso e soprattutto con la testimonianza. Testimoniare richiede coraggio e pazienza, le due virtù di san Paolo e di tutti i cristiani, con le quali uscire andando incontro alla gente, a partire dalle periferie esistenziali.

Al termine dell’incontro il Papa  ha invitato i fedeli a partecipare alle prossime giornate del Convegno diocesano, quella di oggi si svolgerà nella basilica di San Giovanni in Laterano, poi ha infranto nuovamente il protocollo, evitando di uscire dalla porta laterale del palco per attraversare ancora la Sala Nervi e salutare la folla, sempre accompagnato dal Cardinale vicario Augusto Vallini. Si è quindi avvicinato ai  vescovi ausiliari della diocesi, stringendo loro la mano uno ad uno.

Presenti all’evento anche un gruppo di PSMC della casa generale che hanno riportato l’esperienza di una serata indimenticabile, piena di gioia e ricca di tanti e profondi contenuti umani e spirituali trasmessi  da Papa Francesco.

Pubblicato in 2013

14 giugno

 

Cappella Santa MartaQuesta mattina il Papa ha celebrato la Messa a Santa Marta alla presenza del personale delle ambasciate e dei consolati dell’Argentina in Italia e presso la Fao. Il Pontefice  ha pronunciato la sua omelia in spagnolo, ed ha confidato era “dal 26 febbraio che non celebravo la Messa in spagnolo”, “mi ha fatto molto bene”.

Papa Francesco ha svolto la sua omelia muovendo dall’esortazione rivolta da Gesù ai suoi discepoli “La vostra giustizia sia superiore a quella dei farisei”.

Chi “entra nella vita cristiana”, ha detto il Papa, non gode di “vantaggi” rispetto agli altri, ma, piuttosto, ha “esigenze superiori a quelle degli altri”. Ad esempio, se un cristiano parla male di un suo fratello “merita l’inferno” e si deve “convertire”, deve “cambiare”.   Un “insulto”, una “arrabbiatura” verso un fratello è “qualcosa che si dà nella linea della morte”, ha commentato il Pontefice.

Il Papa ha quindi chiesto al Signore “che ci dia a tutti la grazia di fare attenzione maggiormente alla lingua, riguardo a quello che diciamo degli altri”: si tratta di una “piccola penitenza ma dà buoni frutti”.

per approfondire 
Pubblicato in 2013

10 giugno 

 

immagine di Papa Francesco con pollice alzatoIn occasione dell’inaugurazione del Festival «Passepartout» di Asti, dedicato quest’anno al tema «1963-2013: I have a dream» storica frase di Martin Luther King, Enzo Bianchi ha tenuto, domenica 9 giugno, un’applauditissima “lectio magistralis” dal titolo “Francesco e il sogno di una chiesa nuova”. 

Religioso e scrittore italiano, Padre Bianchi è fondatore e priore della comunità monastica di Bose. Nel corso degli anni ha dedicato  il suo ministero soprattutto alla predicazione, ma è attivo anche come giornalista, trattando tematiche religiose e di attualità su La Stampa, Avvenire, La Repubblica e Famiglia Cristiana. L'Università di Torino gli ha conferito la laurea honoris causa in storia della Chiesa.

Il priore ha parlato in termini entusiastici di Papa Francesco, come un’autentica ed inaspettata apertura all’innovazione della Chiesa, come lo fu nei suoi ricordi il Concilio Vaticano II.

pdf  Leggi il contenuto della lectio magistralis (53.48 kB)

Pubblicato in 2013

8 giugno

 

Giorgio Napolitano e Papa FrancescoIl Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ha incontrato oggi Papa Francesco. La visita ufficiale in Vaticano ha affrontato temi molto importanti: la libertà religiosa e lo sviluppo di istituzioni democratiche.

Da parte sua il Presidente italiano, accompagnato dalla la consorte e il seguito, comprendente tra gli altri il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha sottolineato quanto sia già diventata familiare agli italiani la figura di Papa Francesco e ha rivolto un pensiero a Benedetto XVI.

Nel corso dell'incontro, il santo Padre ha definito i rapporti tra Italia e Santa Sede “Due colli che si guardano con stima e simpatia”.

Il Pontefice nel corso dell'incontro si è soffermato sull'importanza della libertà religiosa che "è più spesso affermata che realizzata”, “è costretta a subire minacce di vario tipo e non di rado viene violata”. 

Tali affermazioni avvengono all'alba della discussione dell'Europarlamento del testo sulla libertà religiosa, che si svolgerà il prossimo 110 giugno. “E’ un dovere di tutti – sottolinea Papa Francesco – difendere la libertà religiosa e promuoverla per tutti”.

Il Papa ha affrontato anche il tema della crisi, evidenziandone chiaramenti i problemi sociali emergenti: “Preoccupanti appaiono soprattutto i fenomeni quali l’indebolimento della famiglia e dei legami sociali, la decrescita demografica, la prevalenza di logiche che privilegiano il profitto rispetto al lavoro, l’insufficiente attenzione alle generazioni più giovani e alla loro formazione, in vista anche di un futuro sereno e sicuro”.

La prima raccomandazione di Papa Francesco è difendere i rapporti democratici e pensare ai giovani e al bene comune.

Ma il Santo Padre ha anche incoraggiato a "perdere le speranze. Quanti esempi in questo senso ci hanno dato i nostri genitori e i nostri nonni, affrontando ai loro tempi dure prove con grande coraggio e spirito di sacrificio!” 

Da parte sua, Napolitano ha portato al Papa l’affetto degli italiani: “La sentiamo, Santità, profondamente vicino, permettendoci di cogliere nella stessa scelta che ha compiuto del nome di Francesco l’eco delle sue radici familiari e l’amore per questo nostro Paese che ha per patrono il Santo di Assisi. A breve distanza da quell’inizio così essenziale del suo nuovo e più alto cammino pastorale, Ella è già divenuto figura familiare e cara agli italiani e innanzitutto ai fedeli e ai cittadini romani ai quali ha voluto significativamente presentarsi innanzitutto quale loro vescovo." 

Il Presidente ha parlato delle ''aree di povertà”, affermando che è ''tempo di riflessione e cambiamento'' per esprimere quella ''solidarietà e giustizia'' che i disagi specie quello giovanile richiedono”. 

Pubblicato in 2013