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29 giugno 2013

La giornata del 29 giugno è iniziata per le suore delle due comunità delle Filippine con la celebrazione delle lodi. Le suore hanno pregato in comunione con tutte le PSMC che in questa giornata festeggiavano l’anniversario di Fondazione,  la bellezza di una storia di carità e santità che invita tutte a viverla, trasmetterla ed arricchirla ogni giorno.

Come 96 anni prima le suore hanno rinnovato al loro consacrazione al Sacro Cuore, così come ha voluto Don Orione. Si è svolta poi la celebrazione eucaristica presieduta da Don Antonio Souza (FDP), alla presenza di amici, volontari e familiari delle 2 postulanti Ruth e Jessica che in questa felice occasione hanno iniziato il loro Postulandato. Presente anche un gruppetto di giovani del Programma Tutoriale gestito dalle PSMC. La celebrazione è stata animata dal coro di piccoli giovani della capella di Nawasa. In questa occasione si è dato inizio ufficialmente al secondo anno di preparazione al Centenario di fondazione dell'Istituto.

I festeggiamenti sono continuati dopo la S. Messa  con un a piccola “aggape” o meryenda (in tagalog), condividendo cibo e gioia.  Durante questo incontro fraterno, è stato proiettato un video sul tema della Celebrazione, in cui sono state presentate  le foto delle prime consorelle... un  tesoro prezioso da sviluppare e vivere oggi.

La giornata è terminata con un  ringraziamento per il dono della vocazione, e dell’ essere state chiamate nella famiglia delle PSMC,  e per la Belleza del Carisma affidato....

1 luglio

 

Le suore del Kenya con la responsabile davanti alla comunità di MugoiriSabato 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo, nella ricorrenza della Fondazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità, in molte comunità dell'Istituto oltre ai festeggiamenti per la ricorrenza della Fondazione, si è dato ufficilamente il via al secondo anno del cammino di preparazione al centenario che si festeggerà nel 2015.

Le suore delle Comunità del Kenya hanno iniziato le celebrazioni venerdì 28 giugno, ritrovandosi nella comunità di Mugoiri iniseme a sacerdoti, consorelle e seminaristi.

 

Vai alla pagina del Centenario per leggere il racconto della giornata.

28-29 giugno 2013

Le PSMC delle tre comunità della Vice Delegazione “Madre della Divina Provvidenza” (Kenya), si sono ritrovate la sera del 28 giugno, alla vigilia della solennità dei Santi Pietro e Paolo, nella comunità di Mugoiri, insieme ai sacerdoti, ai seminaristi e alle altre PSMC, per pregare il vespro e celebrare la S. Messa. Durante l’omelia il parroco ha sottolineato l’importanza di questa festa in cui si ricordano due pilastri della nostra fede e modelli di perseveranza e testimonianza di vita donata totalmente a Gesù.

Il giorno seguente, 29 giugno, durante la S. Messa celebrata nella parrocchia di Mugoiri, il parroco ha ricordato l’anniversario di Fondazione delle PSMC e l’apertura del secondo anno del cammino di preparazione al Centenario del 2015. Nel pomeriggio le suore si sono incontrate con un rappresentante del Governo di Murang'a con il quale hanno parlato del carisma del Fondatore e del servizio che le suore di Don Orione stanno portando avanti in tutte le comunità presenti in Kenya.

Inoltre le suore hanno presentato le varie tappe del cammino di preparazione al Centenario, e gli impegni presi per giungere alla data del 29 giugno 2015, tra i quali la diffusione e la conoscenza del carisma e della figura di Don Orione, in collaborazione con il MLO.. Il membro del governo ha dimostrato molto interesse ed ha promesso il suo aiuto nel percorso di preparazione e nell’evangelizzazione dei più piccoli.

Un altro impegno preso dalle PSMC in questo periodo di preparazione è quello di avvicinare più persone possibile a Gesù e portarle alla Chiesa. In questo ambito si è svolto un incontro con una giovane coppia non sposata, che ha deciso di unirsi in matrimonio e di battezzare la propria bambina. Sono stati giorni pieni di gioia e ricchi di tanti doni.

1 luglio

 

don Aurelio Fusi mentre celebra la S. MessaPresso il Piccolo Cottolengo Don Orione si è svolta, domenica 30 giugno,  la tradizionale “Festa della Riconoscenza”, giunta alla sua 29à edizione dal tema: “Vivi la tenerezza di Dio”. La giornata è stata solennizzata dalla presenza del postulatore generale della PODP Don Aurelio Fusi, celebrando l’Eucarestia e facendo una riflessione sulla figura della Venerabile Sr. M. Plautilla. Presente la superiora provinciale Sr. M. Vilma Rojas.

 

Parlare di riconoscenza oggi si può solo se tutti i membri di una famiglia riconoscono i valori di ogni elemento che compone questo “puzzle” della carità. La festa è nata per questo scopo riconoscere e ringraziare l’operato di tutti coloro che in ogni modo contribuiscono al benessere del bimbi.

 

La festa è iniziata in mattinata con l’arrivo delle moto degli Amici del BMW Club di Alessandria che con affetto riempiono il cortile con il loro “rombo d’amore” verso le Perle di Don Orione.

 

Nel pomeriggio dopo musiche e danze è intervenuto Don Aurelio Fusi con la riflessione sulla figura di Sr. M. Plautilla nel centenario dalla nascita.

 

La Celebrazione Eucaristica è il termine ma centro della giornata in cui intorno all’altare, bambini, suore, parenti, volontari e benefattori ringraziano il Signore per i benefici concessi.

Don Aurelio nell’omelia ha ricordato sottolineato che “solo con l’amore si può operare il bene, in questo caso verso questi bambini che ci insegnano che se non ci facciamo come loro non entreremo nel regno dei cieli”.

L’amore non ha confini, nessuno deve mettere ostacoli all’amore perché questa opera di carità la chiede direttamente il Signore Gesù nel famoso passo evangelico di Matteo 25: “ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi fratelli, l’avete fatto a me”.

Nessuno perda questa possibilità di operare il bene sempre, il bene a tutti e il male mai a nessuno.

 

Fabio Mogni

01 luglio

 

Papa Francesco saluta uno dei bambiniL’iniziativa il ”Treno dei Bambini: un viaggio attraverso la bellezza”, dedicata ai bambini segnati da esperienze di difficile inserimento nella società e con problematiche psico-sociali, si è svolta domenica 23 giugno, riscuotendo grande successo tra i piccoli partecipanti e i loro accompagnatori.  Il convoglio, uno speciale Frecciargento interamente messo a disposizione da Ferrovie dello Stato Italiane, è partito da Milano e dopo due tappe; Bologna e Firenze è arrivato a Roma (Stazione San Pietro) verso le 12, all’interno della Città del Vaticano. Ad accogliere i 250 bambini e i 164 accompagnatori, tra volontari, familiari e responsabili,  è stato Papa Francesco, assieme anche al presidente del Gruppo FS Italiane, Lamberto Cardia, all’amministratore delegato, Mauro Moretti e al Cardinal Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, promotore dell’iniziativa insieme alle Ferrovie dello Stato.

Hanno partecipato a questa splendida iniziativa anche i bambini della Comunità Alloggio delle PSMC "Madonna dei Poveri" di Cusano Milanino, accompagnati da Madre M. Irene Bizzotto e da altre suore insieme ad alcuni volontari. Di seguito pubblichiamo l’emozionante racconto di Gaia Frigerio volontaria presso la struttura.

pdf  Leggi il racconto della giornata! (124.82 kB)

28 giugno

 
locandina_generale CentenarioDomani, 29 giugno, nella Festa dei Santi Pietro e Paolo si aprirà ufficialmente il secondo anno di preparazione al Centenario di Fondazione delle PSMC. Alle ore 11.00, presso la Casa generalizia a Roma, Don Gino Moro (FDP), celebrerà la S. Messa di apertura.

Per l’occasione la Superiora generale, Madre M. Mabel Spagnuolo ha inviato una Comunicazione ufficiale alle consorelle di tutte le comunità; di seguito un breve passaggio:

 

Carissime sorelle,

è con grande gioia che oggi vi scrivo, per dare ufficialmente l’inizio al Secondo anno di preparazione al Centenario di Fondazione.

[…] il tema di questo secondo anno: “Una storia da vivere nell’oggi” fisserà il nostro sguardo, la nostra attenzione e la nostra vigilanza profetica, sulle realtà odierne e sulle infinite prospettive di ulteriori sviluppi con le quali, queste realtà oggi ci sfidano, come PSMC. Tocca a noi oggi “rieditare” quel “sogno” degli inizi. Oggi siamo noi, e in particolare sono le nostre giovani, chiamate a rinvigorire, ringiovanire, riesprimere l’eredità carismatica e spirituale ricevuta dal Fondatore.

  Leggi la Comunicazione della Superiora generale

pdf  ES (413.2 kB)

pdf  PL (410.28 kB)

Vai alla pagina del Centenario

Venerdì, 28 Giugno 2013 08:27

Kenya: gioie familiari

28 giugno

 

i genitori di suor Margaret all'uscita dalla chiesaUna bella e gioiosa notizia è giunta dal Kenya ed in particolare da Suor M. Margaret Mutitu, responsabile della Vice Delegazione “Madre della Divina Provvidenza”.

Suor M. Margaret ha infatti comunicato che domenica 23 giugno è stato celebrato, nella piccola chiesa di San Michel che appartiene alla Diocesi di San Pietro e Paolo ad Embu, il matrimonio tra i suoi genitori: Aquilino Njoka e Emilia Ciarunji. Il rito nuziale è stato preceduto dal Battesimo del papà di Sr. Margaret.

Una festa “inaspettata” celebrata da Padre Anselm, alla presenza di figli, parenti e amici che hanno dato vita ad una giornata speciale e ad una festa semplice e profondamente sentita da tutti.

Mercoledì, 26 Giugno 2013 10:47

PUZZLE del mese di Luglio

26 giugno

 

anteprima2_2606013E' online il Puzzle del mese di luglio:  Un "pezzetto" al mese per "Instaurare omnia in Christo".  

La riflessione della Superiora generale per approfondire le decisioni dell'XI Capitolo generale.

Utilizzare gli apporti delle scienze umane e creare spazi concreti e sistematici di riflessione comunitaria sulla dimensione umana della persona per essere in grado di accompagnare meglio i processi di maturazione delle persone.                                                                                                     (Dimensione profetica: n° 7 – pag. 45)

Approfondendo la Decisione sullo stile di vita Atti dell’XI CG


Utilizzare gli apporti delle scienze umane e creare spazi concreti e sistematici di riflessione comunitaria sulla dimensione umana della persona per essere in grado

di accompagnare meglio i processi di maturazione delle persone.

 

(Dimensione profetica: n° 7 – pag. 45)

 

Questo numero di oggi ci mette di fronte ad un tema molto importante. Non possiamo dare per scontato che tutte abbiamo chiaro cosa sono le “scienze umane” o “scienze sociali”. Partiamo accordandoci con una definizione: “Le scienze sociali o scienze umane sono quelle discipline che studiano l'uomo e la società, in particolare l’origine e lo sviluppo delle società umane, le istituzioni, le relazioni sociali e i fondamenti della vita sociale”1. Alcune di queste discipline sono: l’antropologia, la psicologia, la linguistica, la storia, la sociologia, la geografia, e così via…

Allora, perché è importante per noi “utilizzare gli apporti di queste scienze umane”? Perché esse possono aiutarci a capire meglio la persona umana, a non fare “diagnosi” affrettate sulle persone (consorelle, laici, destinatari della nostra missione), a fare una lettura più giusta delle realtà... Sempre i nostri comportamenti, abitudini e atteggiamenti sono legati ai nostri parametri culturali, storici, esperienziali e, data la interculturalità che abbiamo in quasi tutte le nostre comunità, il “conoscere” di più ci aiuterà a poter “accompagnare meglio i processi di maturazione delle persone” e anche il nostro proprio processo di maturazione.

Ma a questo punto è importante capire che “sapere” non significa “conoscere”. Esiste fra di loro una radicale e importantissima differenza:

* sapere è una modalità più statica, significa che abbiamo registrato informazioni, nozioni, processi, metodi e siamo capaci di ripeterli correttamente, eventualmente applicandoli. Si possono sapere molte cose di una persona e, nonostante ciò, non conoscerla, vero?

* conoscere è una modalità più attiva e dinamica: è intendere, avere piena cognizione o esperienza di qualcosa, distinguere, discernere, ragionare; conoscere una persona è sapere chi è, avere familiarità con essa. La conoscenza si confronta con il sapere e comprende la sua validità e i limiti.

Quindi, è buono ora interrogarci su due cose:

1. sulla profondità o superficialità del nostro “sapere/conoscere”. Constato con frequenza che molti dei nostri problemi nelle relazioni, di accettazione reciproca, di riconciliazione fra di noi e con gli altri, come anche nella relazione con le realtà del mondo, hanno la sua origine in una scarsa “conoscenza umana”. È molto buono pregare per la sorella con la quale non riesco a intendermi. Certo! La preghiera è il primo strumento per avere da Dio la forza e la luce nelle problematiche di ogni genere, però se questa non è seguita dal “gesto umano” rimane sterile o diventa un “anestetico spirituale” nel quale la nostra coscienza si consola. Se non parlo con una persona, devo pregare, ma dopo le devo parlare, la devo avvicinare, ascoltare, perché magari il “vero” problema è che non “ci conosciamo”!

 2. su quanto ci siamo impegnate come comunità/provincia/congregazione a sfruttare gli apporti di queste scienze a beneficio di una più buona, più bella e più vera integrazione comunitaria e fraterna, in favore di una lettura più adeguata e feconda delle realtà. Mi stupisce constatare quanti pregiudizi abbiamo ancora per accogliere, per esempio, un aiuto psicoterapeutico! Perché?

Oggi, questo numero, ci invita ad abilitarci comunitariamente ad avere questa “conoscenza” più profonda e obiettiva delle persone e delle realtà: a “creare spazi sistematici di riflessione comunitaria sulla dimensione umana della persona”. Come? Non solo pensando a chiamare “qualcuno” o a partecipare a un corso…, ma anche essendo autodidatte: inventare dinamiche per “raccontare” le nostre culture e storie, per conoscerci e capirci di più e così “accompagnarci nei processi di maturazione”; scegliere dei libri sul tema e condividere il contenuto; ricercare materiale sul tema in Internet da scambiare insieme… Proviamoci!! Buona riflessione!



Definizione pressa da Wikipedia.it: https://it.wikipedia.org/wiki/Scienze_sociali.

 

pdf PUZZLE luglio 13 IT (282.86 kB)

 

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pdf PUZZLE luglio 13 MG (334.19 kB)

 

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26 giugno 

 

anteprima_2606013L’Officina delle Idee in collaborazione con l’Istituto Studi Superiori della Donna ha promosso il primo incontro sul tema “Autorità Femminile”, che si è svolto ieri, 25 giungo, presso L’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Durante l’incontro è stato affrontato in particolare il tema del rapporto e della differenza tra autorità e potere, articolato nei diversi interventi delle relatrici presenti. Tra queste interessante la relazione di Flora Gualdini fondatrice dell’Opera Casa Betlemme, luogo di preghiera ma anche casa di accoglienza, che ha raccontato i tre livelli di dolore delle donne che vengono accolte nell’opera: un primo livello è il dolore causato dalla paura della solitudine, il secondo è la sofferenza come pressione psicologica sulle diagnosi prenatali e il terzo è quello provocato dal trauma post- parto.
La giornalista Maria Terragni (Corriere delle Sera), ha parlato poi delle ultime vicende di Istambul in cui una donna si è opposta alla violenza tra manifestati e poliziotti, gridando: “Fermatevi, sono io che vi ho messo al mondo”, come chiaro tentativo di far valere la propria autorità in una situazione di violenza tra uomini armati. La giornalista ha definito questa donna “l’Antigone di Istanbul”, perché, come Antigone, assume tutta la sua autorità per opporsi al disprezzo della vita.

Intervistata dopo l’Incontro la giornalista ha inoltre approfondito il tema della differenza tra autorità e potere, affermando che l’autorità è fondamentalmente basata sulla relazione; ogni volta essa deve trovare conferma nella volontà dell’altro di accettarla, “mentre il potere non chiede la relazione. Anzi, la relazione, l’avvicinarsi, mette in pericolo il potere. Al contrario l’autorità ne ha continuamente bisogno. Inoltre, mentre il potere si fissa e si cristallizza, l’autorità si rimette ogni volta in gioco”.

 

Per approfondire