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03 settembre

anteprima1 0309018Quando si inizia un cammino, si parte da un punto e si volge lo sguardo ad una meta, che sarà un nuovo inizio per un nuovo tratto di strada…

 

A Genova, le Suore dell’Immacolata e l’Abbraccio di Don Orione hanno iniziato un cammino insieme il 16 maggio di quest’anno, data che ha riunito i festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Sant’Agostino Roscelli, fondatore delle Suore Immacolatine, e per la canonizzazione di San Luigi Orione, fondatore della famiglia carismatica orionina.

 

Il ricordo di quella giornata è ancora vivo in chi l’ha vissuto e il cammino ci ha portato al 1° settembre, ultimo giorno del triduo che compie le celebrazioni dell’anniversario della nascita di S. Agostino Roscelli: le Consorelle Immacolatine rappresentanti le diverse nazioni (Argentina, Cile, Canada, Francia e Italia), accompagnate dalla Madre Generale Sr. Rosangela Sala, hanno voluto così lasciare un segno tangibile della carità che anima il loro carisma ed il loro Istituto, a memoria della nascita del bimbo Agostino.

 

La giornata è iniziata presto condividendo il pellegrinaggio diocesano alla Madonna della Guardia al Monte Figogna, in mattinata le Suore Immacolatine, i responsabili ed i volontari dell’Associazione L’Abbraccio di Don Orione si sono riuniti nella Cappella dell’Apparizione; lì la Madre Generale Sr. Rosangela ha consegnato loro ufficialmente le offerte raccolte da tutte le comunità a favore dei neonati che vengono accolti nella nostra Casa.

 

Nel pomeriggio la visita all’ “Abbraccio Don Orione”, dove le Consorelle hanno potuto toccare con mano come il loro gesto si farà strumento davvero di carità e di “maternità” nei confronti dei piccoli. Sr. M. Gabriella Perazzi, Consigliera economa delle Piccole Suore Missionarie della Carità, ha rivolto loro il ringraziamento della Congregazione, preceduto dalla visita della Casa. In seguito, il Presidente dell’Associazione Prof. Ezio Fulcheri ha ricordato come è nata l’Associazione e lo scopo e le modalità dell’accoglienza.

 

A ricordo di questo incontro tra due Santi della Carità, ancora dei segni, accolti con grande gratitudine e gioia: una bellissima Madonna con bambino ed il quadro di Sant’Agostino Roscelli, che saranno posti nella Casa in ristrutturazione “Abbraccio 2”.

 

Questa la dedica: “Due sacerdoti, missionari rurali, animati dalla stessa passione: amare Dio ed amare ogni persona, ci spronano oggi a fare altrettanto perché non abbiamo che una vita per lodare il Signore!”.

E così sia.

S. M.

27 luglio

anteprima1 2707018Da quando ho sentito parlare di Vilardebó, l'ospedale psichiatrico di Montevideo, ho sentito dire che Don Orione celebrò più volte la Santa Messa nella cappella di questo ospedale. Inoltre, alcuni dicono che qui è stata la sua ultima Messa in America, prima di partire per l’Italia il suo paese natale, nell'agosto del 1937. Cercando prove scritte a supporto di queste testimonianze, ho contattato le Suore del Giardino, che avevano una comunità lì fino agli anni 60. Loro non hanno conservato alcun documento relativo all'argomento, ma hanno condiviso un "piccolo fiore". Suor Anselma Porta era la sacrestana quando il nostro fondatore visitò l'ospedale. Ci hanno anche detto che voleva essere una Piccola Suora Missionaria della Carità, ma che Don Orione stesso le disse di rimanere nella sua congregazione.[1]

 

Ho deciso quindi di visitare le strutture dell'Ospedale. Per questo, mi sono messa in contatto con l'infermiera Selva Tabeira che ha promosso, tra gli altri progetti di riabilitazione, la creazione del museo Vilardebó. È stata così gentile da darmi il numero di telefono della storica Magela Fein, la consulente tecnica di questa impresa, che era disposta a ricevermi.

 

Giovedì 7 giugno 2018 sono arrivata all'ospedale con alcuni tecnici del Cottolengo interessati all'argomento: Adriana Díaz, assistente sociale; Gloria Gomez, direttrice della scuola e Guillermo Scaltritti, psicologo.

 

Lì ci aspettava la signora Magela che, in risposta alla richiesta che avevamo fatto in precedenza, ha preso le chiavi della cappella poiché, purtroppo, è chiusa al pubblico da un po 'di tempo a causa del rischio di crolli. Insieme al resto dell'edificio è dichiarata patrimonio storico dell'Uruguay. All'interno della cappella abbiamo scattato diverse fotografie e provato a connetterci con il passato ... su quell'altare che abbiamo toccato, il nostro caro Padre celebrò la Messa.

 

L'infermiera Selva si è unita a noi, con lei abbiamo visitato i laboratori di riabilitazione che coordina. Quindi siamo andati al museo. Lì abbiamo potuto vedere gli oggetti da lavoro e gli archivi dell’ospedale, come ad esempio le schede di entrata dei pazienti e i libri di dimissione.

 

È stata una grande esperienza entrare in contatto con la storia della salute mentale in questo paese. Purtroppo non abbiamo trovato alcun documento che certificasse che Don Orione era passato per questo posto. Tuttavia, abbiamo potuto contemplare la presenza del suo spirito in queste due donne che lavorano silenziosamente per dare una migliore qualità di vita ai nostri fratelli, i "pazzi", quelli che la società preferisce tenere "chiusi" per sentirsi più "sicura". Selva, l'infermiera, porta avanti diversi progetti di lavoro attraverso i quali cerca di dare non solo una migliore qualità di vita ai pazienti, ma anche di dare loro la possibilità, una volta usciti dall’Istituto, di ottenere un lavoro dignitoso.

 

Magela, la storica, oltre ai suoi compiti di ricerca, sta portando avanti il lavoro di raccogliere, una per una, le migliaia di foto che sono state fatte ai pazienti al loro ingresso, confrontandole con i dati contenuti nei libri di registrazione, per essere in grado di identificarli. Ciò ha permesso a diverse persone in cerca di informazioni di ricostruire la storia dei parenti che sono stati ricoverati in questo ospedale dove hanno trascorso gli ultimi anni della loro vita. A questo proposito, guardando una foto, mi ha detto: "Se questa persona potesse parlare, mi chiederebbe di cercarla".

 

Sebbene non avessimo nessun dubbio sulla presenza del nostro Padre, siamo rimasti sorpresi nel vedere il suo viso scolpito su una lastra di marmo. Più tardi abbiamo appreso che c'è un artista tra i partecipanti al workshop; qp8qsé Luis Noble che scolpisce i volti in pezzi dei vecchi tavoli dell'ospedale.


Così siamo tornati, entusiasti di vedere tanta vita nascosta dietro le mura dell'ospedale di Vilardebó, il "manicomio", il luogo dei "dimenticati".

 

Ma soprattutto, con grande gioia Don Orione non si trova sui giornali ma tra i poveri e nelle mani generose di tanti fratelli che fanno loro del bene.

Hna. María Tamara Mará

 


[1] Testimonianza telefonica di Suor Carmen. Junio de 2018.

 

Vedi anche BLOG "Raccontaci di Lui"

25 luglio

anteprima1 2507018Come ogni cammino, anche quello verso il Sinodo dei Giovani 2018, che punterà la sua attenzione sull’annuncio della fede e l’accompagnamento delle nuove generazioni, è fatto di tappe su cui soffermarsi per poi ripartire e arrivare alla meta finale.

 

La meta che è offerta a tutti i giovani italiani è l’incontro con Papa Francesco l’11 e il 12 agosto 2018 a Roma: i giovani sono i protagonisti di questo Sinodo e vogliono far sentire la loro presenza, sostenendo con la preghiera Francesco che li ha invitati a far sentire la loro voce, i loro desideri e anche le loro critiche.
Per questo nel mese di agosto si metteranno in cammino…X MILLE STRADE…

 

Tantissimi pellegrini in tutta Italia daranno vita a un GRANDE CAMMINO de giovani che si metteranno per via con i loro sogni, le loro domande, la loro fede, per giungere tutti insieme a Roma.

 

Anche i Giovani Orionini partecipando attraverso l’Iniziativa “WALK IN PROGRESS”, due diversi itinerari verso l’appuntamento con Papa Francesco proposti dal Movimento Giovanile Orionino.

 

Sarà bello vedere in questi giorni un "paese di giovani" in cammino per “esserci” in prima persona, nel cuore della Chiesa e delle nostre comunità.

23 luglio

anteprima1 2307018Pubblichiamo di seguito un interassante articolo a firma di Patrizia Morgante (Communication Officer della UISG) sul ruolo delle religiose nel mondo digitale..."una presenza importante ma ancora poco visbile...".

 

Leggi tutto

20 luglio

anteprima1 2007018Ad Anyama le Piccole Suore Missionarie della Carità della Vice-delegazione “Madre della Speranza”, hanno inaugurato il 17 luglio c.m. la "Maison D'Accueil Madre Maria Elisa Armendariz" per bambini e ragazzi con disabilità.

 

La festa è iniziata con la Santa Messa celebrata da Padre Paul Moïse Ello dei Figli della Divina Provvidenza, nella cappella della comunità di Anyama, alla presenza della Madre generale Suor Maria Mabel Spagnuolo.

I bambini di Bonoua che sono i “padroni di casa” … “le nostre perle” come li chiamava Don Orione, sono arrivati accompagnati dalle suore della comunità e dalla famiglia Cousin, volontari francesi che hanno collaborato tutto l'anno con le PSMC. Presenti anche le consorelle della comunità di Abobo. Non potevano mancare poi i rappresentati della parrocchia, del villaggio e alcuni benefattori del luogo.

 

La S. Messa è stata animata dalle suore e dalle novizie. Tutti i partecipanti erano felici ed hanno espresso la loro gioia come potevano con grida, danze ecc. Durante l’omelia Padre Paul ha sottolineato come niente accada per caso nella nostra vita, e come si debba avere sempre fiducia in Dio e lasciarsi guidare da Lui. Terminata la celebrazione eucaristica ci siamo avviati in processione con il quadro di Madre Elisa verso la casa e dopo la benedizione l’immagine è stata collocata nella sala comune. Successivamente tutti i presenti hanno vistato le varie stanze. È seguito il pranzo condiviso in fraternità.

I bambini sono stati contenti e con loro diciamo finalmente dopo aver girato varie comunità in questi ultimi anni “Siamo a casa nostra!”. Nel suo discorso Madre M. Mabel ha detto che questi bambini sono missionari e ovunque sono passati hanno sempre lasciato un messaggio.

La gioia era tanta e tutti hanno danzato.

 

Che Dio ci benedica e mentre Lo ringraziamo, diciamo grazie anche a chi ci ha permesso di avere questa casa di accoglienza…grazie per essere stati mano provvidente di Dio. Grazie anche a tutti gli amici, alle suore e a chi ha contribuito a rendere bella questa giornata di festa.

Sr. M. Justine Razanabahoaka

Giovedì, 19 Luglio 2018 09:26

Romania: "Estate Insieme"

19 luglio

anteprima1 1907018Come ogni anno, le Piccole Suore Missionarie della Carità della Provincia "Mater Dei" (Italia - Romania - Spagna) in collaborazione con i giovani della Parrocchia "MaicaÎndurerată” a Satu Nou in Romania hanno organizzato il campus "Estate Insieme", rivolto ai bambini, della durata di una settimana con una serie di proposte, attività ludiche, spirituali e ricreative.

 

All’inizio dell’esperienza i bambini non vedevano l'ora di scoprire il tema e l'inno di quest'anno che li avrebbe accompagnati durante il campo estivo. La storia di “Marcellino pane e vino”, ha ispirato tutto il campo e ci ha accompagnati a partire dal - 15 luglio.

Circa 80 bambini del paese Satu-Nou e dintorni, hanno goduto delle attività che si sono svolte tramite la storia del piccolo Marcellino, un'anima nobile alla ricerca della verità, che ha trovato il suo migliore amico: Gesù.

 

I bambini accompagnati dai 13 giovani animatori, attraverso il teatro, il gioco, le catechesi e diverse esperienze hanno approfondito i diversi valori, sia umani che spirituali. Le attività avevano come obbiettivo l’acquisizione della capacità di lavorare in squadra, avvalendosi della loro intelligenza, velocità e agilità, e soprattutto gioendo nel vivere un’esperienza di fraternità alla ricerca della relazione con l’amico Gesù.

Ogni giorno i bambini si sono divertiti nel parco del paese in prossimità della chiesa e in modo attivo hanno partecipato alla Santa Messa attraverso la preghiera, il canto e l’incontro personale con Gesù.

L’esperienza del Campus "Estate Insieme” ha dato la possibilità a tutti di conoscersi meglio e scoprire i propri doni e qualità per metterli a servizio degli altri per un mondo migliore.

 

Sicuramente il ricordo di queste belle giornate trascorse insieme ad altri bambini e giovani della comunità parrocchiale rimarrà vivo nella memoria per molto tempo.

Lidia Pitirici.

Giovedì, 19 Luglio 2018 08:59

Romania: "Estate Insieme"

19 luglio

anteprima1 1907018Come ogni anno, le Piccole Suore Missionarie della Carità della Provincia "Mater Dei" (Italia - Romania - Spagna) in collaborazione con i giovani della Parrocchia "MaicaÎndurerată” a Satu Nou in Romania hanno organizzato il campus "Estate Insieme", rivolto ai bambini, della durata di una settimana con una serie di proposte, attività ludiche, spirituali e ricreative.

 

All’inizio dell’esperienza i bambini non vedevano l'ora di scoprire il tema e l'inno di quest'anno che li avrebbe accompagnati durante il campo estivo. La storia di “Marcellino pane e vino”, ha ispirato tutto il campo e ci ha accompagnati a partire dal - 15 luglio.

Circa 80 bambini del paese Satu-Nou e dintorni, hanno goduto delle attività che si sono svolte tramite la storia del piccolo Marcellino, un'anima nobile alla ricerca della verità, che ha trovato il suo migliore amico: Gesù.

 

I bambini accompagnati dai 13 giovani animatori, attraverso il teatro, il gioco, le catechesi e diverse esperienze hanno approfondito i diversi valori, sia umani che spirituali. Le attività avevano come obbiettivo l’acquisizione della capacità di lavorare in squadra, avvalendosi della loro intelligenza, velocità e agilità, e soprattutto gioendo nel vivere un’esperienza di fraternità alla ricerca della relazione con l’amico Gesù.

Ogni giorno i bambini si sono divertiti nel parco del paese in prossimità della chiesa e in modo attivo hanno partecipato alla Santa Messa attraverso la preghiera, il canto e l’incontro personale con Gesù.

L’esperienza del Campus "Estate Insieme” ha dato la possibilità a tutti di conoscersi meglio e scoprire i propri doni e qualità per metterli a servizio degli altri per un mondo migliore.

 

Sicuramente il ricordo di queste belle giornate trascorse insieme ad altri bambini e giovani della comunità parrocchiale rimarrà vivo nella memoria per molto tempo.

Lidia Pitirici.

Mercoledì, 18 Luglio 2018 08:05

L'Ostello San Luigi Orione ad Anzio

18 luglio

anteprima1 1807018L’Ostello San Luigi Orione inaugurato dalle Piccole Suore Missionarie della Carità il 26 maggio scorso ad Anzio, graziosa cittadina balneare del litorale romano, è pienamente attivo e pronto ad accogliere chi vorrà trascorrere qualche giorno di relax in un clima familiare e confortevole.

 

Situato all’interno di un’elegante palazzina liberty nel comprensorio dello storico centro delle suore di Don Orione, l’edificio è immerso in un ampio parco con percorsi e zone di sosta e si trova a poca distanza sia dalla stazione dei treni che dal mare.

 

 

Vi invitiamo a visitare il sito dedicato per scoprire tutto ciò che la struttura offre.

VISITA IL SITO

 

17 luglio

anteprima1 1707018Perché i sacerdoti che vivono con fatica e nella solitudine il loro lavoro pastorale si sentano aiutati e confortati dall'amicizia con il Signore e con i fratelli.

Papa Francesco 

Intenzioni di preghiera Luglio 2018

 

Guarda il Video

Rete Mondiale di preghiera del Papa

13 luglio

anteprima1 13072018L’Incontro Mondiale delle Famiglie, che quest'anno ha come tema: “Il vangelo della famiglia: gioia per il mondo”, è un evento che cade con frequenza triennale per unire le famiglie di tutto il mondo. L'edizione del 2018 si svolgerà dal 21 al 26 agosto a Dublino in Irlanda.

 

I 500.000 biglietti messi a disposizione per l'evento a cui sarà presente il Santo Padre, sono già tutti esauriti. Secondo il segretario generale dell’Incontro, don Timothy Bartlett, “non c’è da sorprendersi: la famiglia è importante per tutti noi. Alla gente piace quello che dice Papa Francesco sulla famiglia e sulla Chiesa”.

 

L'iniziativa ha avuto inizio nel 1994, quando Papa Giovanni Paolo II chiese al Pontificio Consiglio per la Famiglia di costituire un’occasione internazionale di preghiera, catechesi e festa con l’obiettivo di rafforzare i legami tra le famiglie e testimoniare l’importanza del matrimonio e della famiglia per tutta la società.

Radio Vaticana