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Mercoledì, 31 Luglio 2013 08:52

Un "pezzetto" al mese per "Instaurare omnia in Christo" - AGOSTO 2013

Approfondendo la Decisione sullo stile di vita Atti dell’XI CG


Promuovere azioni concrete di prevenzione della salute integrale, sprattuttoverso le suore

che svolgono un servizio che comporta un costante sforzo psicofisco e coinvolgimento affettivo. 

 

(Dimensione profetica: n° 8 – pag. 46)

 

Il "pezzetto" di questo mese ci mette di fronte alla "visione integrale della persona umana (unità e armonia di corpo -psiche - spirito), nella sua centralità e nella sua dignità come figlio di Dio"1. Da questa "visione" nasce la necessità di una "formazione integrale"2, di "accompagnare i processi di maturazione delle persone"3e il bisogno urgente di "promuovere azioni concrete di prevenzione della salute integrale" delle suore".

 

La parola "integrale" si riferisce a ciò che è "intero, completo, totale, parte integrante di un tutto"4. Quando questa parola "integrale" si applica alla persona umana, significa vederla nella sua "integrità", senza dualismi psico-fisici-spirituali, perché Dio ci ha creato non divisi in noi, ma integrati. San Paolo lo dice chiaramente: "tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo" (ITs 5,23). Di questa unità-ìntegralità tutte facciamo esperienza nel quotidiano, tutte possiamo costatare come, se una delle dimensioni è "malata" anche le altre sì risentono. Qualche volta avremo sentito dire: "sta somatizzando!". Cosa significa? Che anche una sofferenza spirituale o una situazione problematica può incidere nella nostra salute fisica, e viceversa, una malattia fisica, la troppa stanchezza o una tensione prolungata, possono influire fortemente nel nostro stato d'animo, nella nostra psiche e, anche, nella nostra vita spirituale. Avete mai fatto qualche esperienza di questo?

 

Questo è il cuore del tema di questo mese. Spesso la nostra vita, la nostra missione o la nostra convivenza comunitaria, esigono "un costante sforzo psicofìsico"; ciò chiede di essere vigilanti per "prevenire" di arrivare a situazioni limite, che sono un vero attentato all'integralità e all'armonia della persona, con l'alto rischio di cadere in forme di stress, dì esaurimento, di svuotamento spirituale, di annientamento delle motivazioni vitali della nostra vita consacrata. "Prevenire" per salvaguardare la "salute integrale" (per salvaguardare la vocazione!). "Prevenire", che significa arrivare prima e non dopo, quando già non ci si può far nulla.

 

Però la Decisione parla anche delle consorelle che "svolgono un servizio che comporta un coinvolgimento affettivo", cioè, le consorelle infermiere o che assistono le suore anziane o ammalate. Il servizio alla persona malata richiede sempre una grande fortezza d'animo, un grande spirito di fede e una specifica professionalità, perché si convive con il dolore, con la sofferenza altrui e, pure, con la morte. Ma per le suore che curano le proprie consorelle c'è il "plus" del "coinvolgimento affettivo", perché si tratta non solo di un “paziente”, ma innanzitutto di una “sorella”. Proprio per questo, si esige molto da loro e, può capitare che, a causa della familiarità e della confidenza, si faccia fatica ad accogliere le loro indicazioni o cure con docilità, obbedienza e gratitudine. "Curiamo le consorelle ammalate nel migliore dei modi con la carità del Signore come una madre, con umiltà grande e affettuosità in Gesù Cristo"5. Ma "quando siamo ammalate accettiamo con spirito di fede e di umiltà, senza pretese, sia il servizio caritatevole delle consorelle, sia la croce della sofferenza6. Cosi questo servizio che "comporta un costante, sforzo" sarà fonte dì serenità, di gioia e di fecondità, per chi lo offre e per chi lo riceve.

 

Allora, è urgente inserire nel Progetto comunitario i tempi e le iniziative concrete di "prevenzione della salute integrale" delle nostre consorelle e che vengano fedelmente rispettate. Ci è anche di aiuto la Decisione n. 1 degli Atti dell'XI Capitolo generale, sulla necessità di stabilire modi e tempi di distensione, e invito a leggerla per intero e attuarla nel Progetto della comunità7. Nel Capitolo si diceva: "curare coloro che curano gli altri"!

 

Anche se la riflessione di questo mese può sembrare rivolta solo alle comunità, dove sono curate le consorelle anziane o ammalate, è invece per tutte noi, ed è la Superiora locale la prima, che deve garantire questo alle suore affidatele. Se la "carità" ci ammala, allora non è vera "carità". La giusta ed equilibrata cura della salute integrale, è un dovere davanti a Dio, e ci aiuterà a vivere con più serenità la nostra vocazione e missione, ci farà consacrate serene, felici, belle della bellezza dì chi ama e serve Cristo nel prossimo. Buona riflessione!



1 PSCM, Atti XI CG, Decisione sullo stile di vita. Dimensione profetica, caratteristiche, pag. 43.

2 Cfr. Arti XI CG, Decisione sullo stile di vita, n. 6; Puzzle del mese di giugno 2013.

3 Cfr. Arti XI CG, Decisione sullo stile di vita, n. 7; Puzze del mese di luglio 2013.4

4 Dizionario online tratto da: Grande Dizionario Italiano di Gabrielli Aldo, Dizionario della Lingua Italiana, Ed. HOEPLI.

5 Costituzioni PSMC, Art. 54.
6 Costituzioni idem.

 7 PSMC, Atti XI CG, Decisione n. 1, Mod

 

Definizione pressa da Wikipedia.it: https://it.wikipedia.org/wiki/Scienze_sociali.

 

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